PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

60° Sagra del Marrone del Mugello, Appello ai Visitatori

In Mugello oltre duemila ettari coltivati per produrre circa 2500 tonnellate di marroni

Ottobre è il mese che il Mugello e l’Alto Mugello dedicano al loro frutto più pregiato, il marrone. Peraltro, da oltre 25 anni il marrone del Mugello vanta anche l’Indicazione Geografica Protetta, unico tra tutti i pur pregiati prodotti mugellani. Così numerosi paesi, da San Piero a Firenzuola, da Palazzuolo a Vicchio e a San Godenzo, promuovono manifestazioni e sagre, tutte affollate, tutte caratteristiche.

La festa del marrone per antonomasia, nella zona, è però quella di Marradi. Che non a caso quest’anno raggiunge la sessantesima edizione. E, nonostante le frane, nonostante il terremoto, quest’anno si svolgerà regolarmente. Anzi, proprio per questo Marradi si concentra sulla quella che è la sua sagra più importante per ripartire. "Venite – è l’appello rivolto a tutti, mugellani, fiorentini, romagnoli, che viene lanciato dal sindaco Tommaso Triberti – quest’anno abbiamo bisogno di voi e della vostra presenza. Siamo un territorio in difficoltà, ma Marradi come sempre farà una grande sagra. Anche perché il nostro prodotto, magari quest’anno con quantità più limitate, è di grande qualità".

Saranno quattro domeniche, a partire da domani. E se la ferrovia è ancora interrotta verso la Romagna, si sta facendo di tutto per limitare i disagi: "Abbiamo organizzato servizi bus da Sant’Adriano, e organizzato un servizio in accordo con la provincia di Ravenna al semaforo di San Cassiano, per facilitare al massimo l’arrivo a Marradi", dice il sindaco.

Ma quest’anno che marroni troveranno i buongustai? "La stagione – dice Emanuele Piani, presidente del Consorzio Marrone del Mugello Igp – parte un po’ in ritardo: è un’annata avviata con l’alluvione e che finisce con la siccità. In particolare quest’ultima, in certe zone, sta creando problemi ai castagni, in pieno stress idrico. Nelle zone invece meno esposte al sole, la situazione è migliore. Per questo ci aspettiamo frutti sul piano organolettico di ottima qualità e sapore, anche se con una pezzatura più ridotta, causa la mancanza di piogge in settembre". Mediamente l’area mugellana, che ha oltre duemila ettari di castagneti coltivati, produce all’incirca 2500 tonnellate di marroni: un tesoro agroalimentare per tutta l’area sempre più valorizzato. Anche grazie alle varie sagre ottobrine.