Olga Mugnaini
Cronaca

25 Aprile, le mille voci di Bella Ciao

Tante bandiere alle finestre e una grande partecipazione “virtuale“ all’inedita festa della Liberazione

Le bandiere alle finestre, i filmati sui social, i flashmob e l’immancabile Bella Ciao, un inno che mai come quest’anno è risuonato ovunque e per tutto il giorno, dalle finestre alle chat, in versione strumentale o solo con la voce, non importa quanto intonata.

E’ stato un 25 Aprile davvero strano, inedito. Il divieto di partecipazione ha reso la festa ancora più intensa e significativa, suscitando il desiderio di essere presenti anche solo con un segno, un piccolo tricolore al vento, un ricordo.

Anniversario della liberazione dai nazifascisti, certo. Ma stavolta anche speranza di rinascita e vittoria sul dramma Coronavirus. L’emergenza Covid19 è stata ricordata in tutte le celebrazioni pubbliche, che sono avvenute anche se con la sola presenza delle autorità. "Celebrare il 25 Aprile in questo momento di emergenza per il paese ha ancora più valore, perché le risorse migliori per superare questa crisi vengono dalle nostre radici, dai nostri valori, dalla nostra identità", ha detto il sindaco Dario Nardella ieri mattina in piazza della Signoria, dopo aver deposto una corona dall’alloro al monumento ai caduti in piazza Unità d’Italia. "I prossimi mesi saranno molto complessi - ha proseguito –, sarà la sfida più ardua per la mia generazione e per tutti coloro che sono nati dopo la Seconda Guerra Mondiale. Così come gli italiani riuscirono a liberarsi dal nazifascismo e dare la libertà al loro paese e al loro popolo, oggi noi nipoti di quegli italiani dobbiamo vincere questa battaglia diversa ma non meno difficile contro la pandemia e contro una crisi economica e sociale da superare tutti insieme".

Accanto al sindaco, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, la vicepresidente Anpi Vania Bagni e il sovrintendente del Maggio Musicale , Alexander Pereira. La conclusione della cerimonia è stata lasciata al primo trombettista dell’orchestra del Maggio Andrea Dell’Ira, che ha intonato “Bella Ciao”. A mezzogiorno, anche i coristi hanno intonato la canzone dei partigiani, pubblicata poi in video sulle pagine social del Comune e del Teatro del Maggio.

Nel pomeriggio alle 16, ancora deposizioni di corone in luoghi simbolici della Resistenza , mentre a Palazzo Vecchio l’assessore alla cultura della memoria Alessandro Martini e il presidente del consiglio comunale Luca Milani hanno reso omaggio alla lapide dei caduti, alla presenza di Alessio Ducci in rappresentanza di Aned. E ancora il video dei presidenti dei quartieri che hanno regalato un’emozionante versione di Bella Ciao. Molte le celebrazioni multimediali, come la diretta su Controradio. Tra gli interventi quello dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi che ha “intervistato” il nonno 98enne Edoardo, il partigiano Dado.

E non è 25 Aprile senza qualche polemica: "Quello che celebriamo oggi è un 25 Aprile ancora una volta contestato da alcune forze - ha detto il governatore toscano Enrico Rossi –. C’e’ chi vorrebbe proporre un generico ricordo di tutti i morti. Ma ci sono altre date per ricordare tutti i morti".