MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

24 giugno, si festeggia San Giovanni. Sapete perché (e da quando) è il patrono di Firenze?

Dal Marte pagano al Battista: ecco come mai la città lo ha scelto come protettore. E quest'anno i Fochi saranno uno spettacolo tra luci e comete

San Giovanni e Firenze

San Giovanni e Firenze

Firenze, 24 giugno 2025 – Il 24 giugno di ogni anno  la città di Firenze celebra il suo protettore, il patrono San Giovanni, con fuochi d’artificio, Calcio Storico, processioni e campane a festa. Dietro la tradizione c’è la vicenda di un santo che non tremava di fronte a re e regine e che i fiorentini elessero a simbolo di coraggio e rettitudine cristiana in sostituzione del dio della guerra. Quando ancora il cuore religioso di Firenze batteva per Marte, il dio che maneggiava spade e vittorie, nessuno immaginava che la città avrebbe finito per identificarsi in un altro combattente, stavolta armato solo di parole di fuoco. Giovanni, soprannominato “il Battista”, non era un uomo che chinava il capo: predicava nelle gole del deserto, battezzava in massa – arrivò a immergere nel Giordano perfino Gesù – e non esitò a denunciare a voce alta lo scandalo di corte del tetrarca Erode Antipa, legato sentimentalmente alla cognata Erodiade. Quel rimprovero gli costò la prigione e, per il capriccio di Salomè, la decapitazione. Proprio quella morte brutale ne scolpì l’aura di integrità, rendendolo il campione di ogni sfida al potere disonesto. Secoli più tardi, tra il IX e il XII secolo, Firenze compì la propria svolta cristiana. Occorreva “licenziare” Marte senza tradire la fierezza civica che il dio guerriero aveva impersonato. San Giovanni offriva un perfetto equilibrio: era pur sempre un lottatore, ma impegnato in una crociata morale, inflessibile nel difendere la verità. Documenti e reperti confermano che dal 1200 la città lo onora ufficialmente come patrono. A suggellare il binomio arrivò, nel XV secolo, un insolito dono diplomatico: due falangi attribuite al Battista, consegnate dall’antipapa Giovanni XXIII e tuttora custodite in un raffinato reliquiario al Museo dell’Opera del Duomo, pochi passi dal Battistero che porta il suo nome.

A differenza di quasi tutti i santi, Giovanni viene festeggiato nel giorno della nascita, il 24 giugno, tradizione liturgica che condivide soltanto con la Madonna e che la teologia spiega ricordando il suo concepimento “senza peccato originale”. In questa data Firenze si trasforma in un palcoscenico di devozione e spettacolo: il cielo serale esplode nei “Fochi” che colorano l’Arno, le vie si popolano del corteo storico, mentre in piazza Santa Croce va in scena la finale del Calcio Storico Fiorentino. Dal medioevo ad oggi, San Giovanni resta il biglietto da visita della città: voce scomoda, fronte alta, capacità di cambiare rotta senza smarrire la propria forza interiore. Così, quando stasera i fuochi rifletteranno sulla cupola di Brunelleschi, non sarà solo folclore: sarà l’eco di un passaggio epocale, da Marte a Giovanni, dalla guerra delle spade a quella dei valori. Firenze lo sa da otto secoli, e chiunque, da ogni parte del mondo arriva a Firenze, stasera può ancora impararlo.

Quest'anno i Fochi per San Giovanni saranno uno spettacolo tra luci e comete. Oggi i festeggiamenti inizieranno alle 8:30 col Corteo degli Omaggi, mezz'ora più tardi si esibiranno i Bandierai degli Uffizi in piazza della Signoria. Alle 9:30 il Corteo offerta dei ceri si dirigerà verso piazza del Duomo dove, dalle 10, si svolgerà l'Ostensione del reliquario della società di San Giovanni Battista e delle Croci di San Giovanni. Alle 10:30 la messa solenne. Dalle 21 spazio, sul lungarno della Zecca Vecchia, alla preview dei tradizionali 'Fochi', che partiranno alle 22: i primi colpi saranno dal piazzale Michelangelo.

Il presidente della società di San Giovanni Battista Claudio Bini ha parlato di "quadri pirotecnici sempre molto intensi ed elaborati, che saranno intervallati da sequenze di comete. Partiranno dalle estremità del piazzale Michelangelo e faranno da sipario al numero successivo. Non mancherà l'omaggio al colore viola, come da tradizione. A precedere il gran finale saranno degli effetti intermittenti o 'blinker' di colore rosso e bianco, molto luminosi e persistenti".