Toscana, i musei aperti il 25 aprile a ingresso gratuito e il 1 maggio

Ecco i luoghi della cultura aperti nei giorni festivi con mostre e visite guidate ai capolavori e alle collezioni

Uffizi

Uffizi

Firenze, 19 aprile 2024 – Per chi desidera approfittare del 25 aprile e del 1 maggio per far visita ai musei, sono tanti quelli aperti in Toscana. A cominciare da Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli e dalla ‘casa del David’ la Galleria dell’Accademia. La maggior parte dei luoghi della cultura statali della Direzione regionale musei della Toscana diffusi su tutto il territorio saranno aperti giovedì 25 aprile Festa della Liberazione a ingresso gratuito per iniziativa del Ministero della Cultura e il 1 maggio a pagamento dove previsto.

Firenze due giorni festivi a disposizione del pubblico per visitare il Museo archeologico nazionale, il più grande museo archeologico d'Italia a nord di Roma, che vanta la più grande e importante raccolta di arte egizia in Italia dopo quella del Museo Egizio di Torino. Uniche e di fama mondiale le opere d'arte greca e romana, alcune provenienti dalle collezioni dei Medici e dei Lorena. Le raccolte del museo sono fra le più prestigiose del mondo e tra i capolavori si annoverano il Vaso Francois, uno dei più grandi crateri a volute attici decorato con duecentosettanta figure mitologiche e la celebre scultura in bronzo della Chimera di Arezzo; nel Salone del Nicchio è sempre in corso la mostra "Tesori dalle terre d’Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona".

Il Museo di San Marco accoglie i visitatori con una novità nella Sala del Beato Angelico nella collezione più importante e ricca al mondo dei dipinti su tavola del ‘frate pittore’ è stato trasferito di recente anche il grande dipinto della Tebaide, attribuito a Beato Angelico, che illustra con una straordinaria e particolareggiata ricchezza di dettagli la brulicante vita quotidiana dei monaci in ritiro ascetico sui monti di Tebe. La visita comprende, tra le altre, le sale del Savonarola e il Refettorio piccolo con l’Ultima Cena del Ghirlandaio. Al primo piano il famosissimo affresco dell'Annunciazione icona del Museo di San Marco, appare con uno straordinario effetto scenografico alla fine della prima rampa di scale che conduce alle celle che hanno ispirato e accolto tra gli altri il silenzio e le meditazioni di Sant'Antonino, priore del convento, di Cosimo il Vecchio e di Girolamo Savonarola e alla monumentale Biblioteca di Michelozzo. Infine nella Foresteria sono conservati i reperti provenienti dal medievale centro storico di Firenze, rimodernato nella seconda metà del XIX secolo riprodotto in tutti i dettagli nel dipinto della “Veduta della Piazza del Mercato vecchio di Firenze”.

Il percorso del sacro a Firenze si completa con i capolavori degli affreschi dell’Ultima cena nei Cenacoli di Sant’Apollonia (aperto solo il 25 aprile) e nel museo del Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi. La primavera appena iniziata è la stagione migliore per apprezzare i tesori dei parchi storici e delle Ville medicee fuori porta come Poggio a Caiano e Cerreto Guidi o a Firenze del Parco di Villa il Ventaglio e del Parco romantico della Villa medicea della Petraia recentemente riaperto, dove si può passeggiare lungo viottoli sterrati, tra grandi prati all’inglese che incorniciano punti di vista e inediti cannocchiali prospettici sulla torre della Villa o sula cupola del Duomo. Ma il capolavoro più atteso si trova nel Giardino della Villa medicea di Castello, dove liberata dai ponteggi torna visibile la Grotta degli Animali appena restaurata con il suo scenografico serraglio scolpito con decine di animali in marmi policromi, le straordinarie vasche e gli intarsi di conchiglie e pietre multicolori che hanno recuperato l’incanto originario, in attesa di animarsi a fine aprile con la messa in funzione dei giochi d’acqua.

Sarà visitabile anche l’intera area del Parco appena riaperta dove due querce centenarie hanno nel corso dei secoli adattato le loro radici alla conformazione della grotta sottostante e dove spicca la fontana dell’Appennino di Bartolomeo Ammannati. Aperte in entrambi i giorni festivi anche tutte le Aree archeologiche: i Tumuli di Montefortini e Boschetti a Comeana, Il tumulo del Sodo Cortona (sempre a pagamento), il Museo archeologico nazionale di Castiglioncello e  nella provincia di Grosseto si potranno ammirare le aree archeologiche di Vetulonia, dove vicino al tumulo della Pietrera sono in fiore centinaia di esemplari dell'orchidea Ophrys bombyliflora, specie rara e protetta, dell’antica Città di Cosa e di Roselle.

Ad Arezzo e provincia tutti i musei  statali sono pronti ad accogliere visitatori e turisti: la Basilica di San Francesco con lo straordinario ciclo pittorico della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca, il Museo archeologico nazionale Gaio Cilnio Mecenate e l’Anfiteatro romano, il  Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna,   il Museo di Casa Vasari con un percorso digitale su sei opere della preziosa quadreria, ben rappresentativa del Manierismo toscano, particolarmente significative per la storia della casa aretina di Giorgio Vasari, con brevi video collocati in ogni sala del museo e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell'Alta Valle del Tevere - Palazzo Taglieschi dove è attivo un percorso di visione e approfondimento digitale tramite QR Code dedicato alla collezione di robbiane.

Aperta solo il 25 aprile l’Abbazia di San Salvatore a Soffena. Lucca a Palazzo Mansi si possono rivivere i fasti di una ricca famiglia di mercanti lucchesi tra saloni affrescati, splendidi arazzi magnificamente conservati, e una superba quadreria con dipinti delle più prestigiose scuole italiane e straniere dal XVI al XVIII secolo - tra i quali si annoverano opere di Domenico Beccafumi, Pontormo, Domenichino, Tintoretto, Luca Giordano. A Villa Guinigi, “residenza di delizie” quattrocentesca del Signore di Lucca, Paolo Guinigi, marito di Ilaria del Carretto si snoda la storia della città, dall’VIII secolo a.C. al neoclassicismo e Jacopo della Quercia, Fra Bartolomeo, Giorgio Vasari, Guido Reni sono solo alcuni degli artisti rappresentati in museo. All'isola d'Elba aperte le due residenze napoleoniche di Villa san Martino e della Palazzina dei Mulini. 

Pisa aperti entrambi i musei nazionali con visite guidate gratuite alle collezioni alle 11 a Palazzo Reale e San Matteo. La visita a Palazzo Reale illustrerà le numerose opere d'arte appartenute alle corti che nei secoli hanno governato la città, dai Medici, ai Lorena e ai Savoia e le opere del collezionismo privato radunate in Pisa. Per la ricchezza e la varietà delle raccolte, legate alla cultura artistica laica, che in Pisa e per Pisa si è espressa fra XVI e XX secolo, il museo si configura come il "salotto buono" della città. Al Museo di San Matteo un’altra occasione per ammirare la raccolta unica al mondo di pittura su tavola a fondo oro dei secoli XII-XIV, tra cui l’eccezionale gruppo di croci dipinte e il polittico firmato da Simone Martini (1320) oltre a una notevole galleria che conferma il primato dei pisani nella scultura, da Nicola a Giovanni Pisano, da Andrea a Nino Pisano.

Di grande rilievo sono inoltre gli esempi di arte rinascimentale, tra cui Masaccio, Donatello, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli e Ghirlandaio Il Museo delle navi antiche di Pisa sarà aperto a pagamento per un viaggio lungo 1000 anni fatto di commerci e marinai, rotte e naufragi, navigazioni e vita di bordo e della storia della città di Pisa con 800 reperti esposti in 8 sezioni tematiche negli arsenali medicei. Alla Certosa di Calci visite accompagnate con prenotazione obbligatoria, nei suggestivi ambienti ricchi di arte e di storia che hanno ospitato l'ordine Certosino dal XIV al XX secolo, il chiostro grande, le celle dei monaci, la chiesa, le numerose cappelle, il refettorio e il capitolo e con una selezione di opere di Igor Mitoraj donate allo Stato nel 2018 e temporaneamente collocate nei suggestivi spazi della Certosa in attesa della realizzazione del Museo dedicato all’artista a Pietrasanta

Pistoia sarà aperta la Fortezza di Santa Barbara solo il 1 maggio e dall'alto dei suoi camminamenti si potranno ammirare scorci inediti di Pistoia e gli alti alberi di cedro dove una colonia di aironi cinerini ha costruito le straordinarie architetture della “garzaia” l’insieme dei nidi in cui allevano i loro piccoli, e visitare la mostra permanente “Fortezza d’acqua. L’energia idraulica nella storia dell’uomo”. Aperta solo il 25 aprile e solo su prenotazione l’ex Chiesa del Tau mentre a Monsummano Terme si potranno visitare le stanze della casa museo del poeta Giuseppe Giusti.

In provincia di Siena sarà aperto il Museo nazionale Etrusco di Chiusi  dove oltre agli innumerevoli capolavori,  la Sfinge in pietra fetida, uno dei simboli del museo introduce idealmente un percorso alle radici dell'identità toscana: dai vasi cinerari villanoviani come il “Coperchio dell’abbraccio” che rappresenta una straordinaria scena di abbraccio tra due figure in terracotta, ai caratteristici canopi (VII-VI a.C.), vasi a forma antropomorfa destinati ad accogliere le ceneri del defunto, tra i quali spicca il Canopo di Dolciano e la ricchissima l'esposizione di reperti scultorei con cippi, urne, e statue femminili di piangenti. Alcuni musei sono aperti esclusivamente con prenotazione obbligatoria.Con allerta meteo giallo/arancio/rosso i parchi, giardini e aree all’aperto della Direzione regionale musei della Toscana potrebbero essere chiusi al pubblico per garantire condizioni di sicurezza. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 055294883.

Maurizio Costanzo

 

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