
Trionfa l’Orchestra Fiorentina nel concerto che ha unito Italia e Tunisia
Firenze, 13 luglio 2025 – È stato molto più di un concerto. È stato un atto d’amore, un gesto di diplomazia culturale, un ponte di bellezza sospeso tra due sponde del Mediterraneo. Nella cornice mozzafiato dell’anfiteatro romano di El Jem gioiello archeologico della regione di Mahdia e patrimonio dell’umanità Unesco, oltre 1500 persone hanno assistito a un recital che resterà impresso nella memoria di chi c’era. Un evento straordinario, ideato e voluto con passione dal console onorario generale della Tunisia a Firenze, Gualserio Zamperini, promotore instancabile di dialogo e cooperazione tra popoli. Sul podio, il carisma e l’eleganza del Maestro Giuseppe Lanzetta, direttore dell’Orchestra da Camera Fiorentina, che ha guidato con impeccabile maestria una formazione di giovani talenti già acclamati a livello internazionale (e in partenza per una lunga tournée in Cina, ndr).
Sotto le stelle tunisine, le note hanno tessuto trame di emozioni potenti, tra virtuosismi tecnici e momenti di commossa partecipazione. Il concerto si è aperto con un gesto denso di significato: l’esecuzione degli #inninazionali italiano e tunisino, ascoltati con profondo rispetto e commozione da tutto il pubblico, in piedi e in silenzio, in un’atmosfera solenne che ha reso omaggio all’identità e alla fratellanza dei due popoli. Il programma ha saputo coniugare con grande equilibrio musica colta e memoria #cinematografica, alternando brani orchestrali a celebri colonne sonore, introdotte dallo stesso Lanzetta con gustosi aneddoti sui compositori. Omaggio imprescindibile al genio del Maestro Ennio Morricone con le sue partiture leggendarie da C’era una volta in America a Nuovo Cinema Paradiso, passando per Gabriel’s Oboe e Il buono, il brutto, il cattivo; spazio poi alla magia malinconica di #NinoRota con Il Padrino, e alla poesia struggente di Nicola Piovani con La vita è bella. Nel centenario della morte di #Puccini, non poteva mancare un tributo al maestro lucchese: selezioni dalle sue arie più celebri, interpretate con emozione e potenza dai due solisti d’eccezione, l'ottimo soprano PaolaCigna e il tenore #AlessandroGoldoni, hanno incantato il pubblico e ricevuto standing ovation. Ma la musica, qui, era anche #messaggio. E quel messaggio ha assunto contorni ancora più forti grazie alla presenza, in prima fila, della #diplomazia tunisina, dei rappresentanti dell’Istituto di Cultura Italiano e delle più alte cariche politiche del #Paese. Non un semplice omaggio all’arte, ma un vero atto politico nel senso più alto del termine, come sottolineato anche dagli stessi protagonisti. Il concerto è stato infatti un momento simbolico di quella diplomazia culturale che il Console Zamperini porta avanti da anni con determinazione e visione, credendo nel #potere della cultura come strumento di pace, dialogo e sviluppo. “Aiutare a diffondere saperi e culture diverse – ha dichiarato – vuol dire #fratellanza, condivisione, vicinanza. Attraverso la musica si arriva a dire: ci siamo”.
E Lanzetta, con semplicità, ha aggiunto: “Il concerto è un gesto di bellezza, ma anche un segnale forte. È una carezza di note che accarezza l’anima dei popoli”. Il successo dell’evento – sold out in ogni ordine di posti – non è stato solo artistico, ma anche simbolico. Ha suggellato un legame profondo tra Regione Toscana e Tunisia, già sancito da un patto d’amicizia con la regione di #Sousse, e lo ha rilanciato in una dimensione emozionale e poetica. Perché la bellezza, quando condivisa, diventa linguaggio universale. E in un mondo spesso diviso, è proprio su quel linguaggio che si può costruire un futuro più giusto e umano.Tra rovine millenarie, applausi scroscianti e standing ovation, il Festival International de Musique Symphonique d'El jem ha vissuto una notte irripetibile, sospesa tra storia e sogno. Un inno alla dignità, alla solidarietà, alla cultura come ponte e carezza. Una notte che non ha fatto rumore, ma ha parlato al cuore di tutti.