
Una bella grigliata di carne, un classico di Ferragosto
Firenze, 7 agosto 2025 – Il conto alla rovescia per Ferragosto è iniziato. Il giorno in cui tradizionalmente si fa una grigliata con gli amici, magari in un bel prato all’aria fresca lontano dalla calura estiva, è tra i più attesi. Accendere fiamme libere in campagna e nei boschi, lo ricordiamo, è vietato fuori dalle aree preposte. Dove sono quindi i parchi con barbecue per fare un pic nic in provincia di Firenze?
Vediamo alcune delle più belle aree attrezzate con bracieri e tavolini. Partiamo da dove parte l’Arno: il Monte Falterona. Alla Fonte del Borbotto, a oltre 1200 metri sul livello del mare, nel territorio comunale di San Godenzo, quest’area per barbecue dotata di ampio parcheggio è la porta d’ingresso sul lato fiorentino al Parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Da qui partono diversi sentieri, compreso quello che vi condurrà a Capo d’Arno, dove nasce il fiume che dà vita ai fiorentini e che scende sul versante opposto, quello aretino.
Il Canto alla Rana. Seguendo il corso dell’Arno, su versante opposto del Falterona, quello casentinese, a Stia, c’è il parco del canto alla Rana. Qui c’è anche un bel parco avventura per i più piccoli, tavolini, bracieri e soprattutto il nostro amato fiume che è sceso veloce e freddissimo da Capo d’Arno.
Capanna Grimaldi. Sempre al confine tra le province di Firenze e di Arezzo, nel territorio comunale di Reggello, c’è la Capanna Grimaldi. È un bivacco davvero carino per gli escursionisti e facilmente raggiungibile, perché lungo una stradella asfaltata, che offre un tavolo e un caminetto all’esterno e stessa cosa pure all’interno, se siamo colti da improvvisi acquazzoni estivi.
Capanna Marcone. In Mugello, nel comune di Borgo San Lorenzo, c’è la Capanna Marcone, lungo il passo della Colla. Dista circa dieci minuti a piedi in salita dal parcheggio. Qui c’è un bel pratone con tanti tavoli e qualche barbecue, oltre alla capanna con caminetto, tavolo e 6 pancacci per dormire. Pineta. Per chi vuole rimanere a quote più basse, seppur in Mugello, tappa a Scarperia. In un bel parco dell’Unione dei Comuni, in un contesto decisamente più adatto a chi non è abituato alla montagna e tutto pianeggiante, c’è il parco della Pineta, con area barbecue attrezzata e tutte le comodità di un parco vicino al paese: siamo infatti lungo la strada che va al Giogo, a meno di 2km dal centro del paese e vicinissimi all’autodromo.
Da dove deriva la parola ‘barbecue’?
Ferragosto è una delle festività estive più attese in Italia: un momento speciale per riunirsi con amici e familiari, spesso con grigliate all’aperto, gite fuori porta o giornate di relax al mare o in montagna. Per celebrare questo spirito di convivialità, HelloFresh – il servizio di box ricette a domicilio leader del settore, e Babbel, l’app che promuove la comprensione reciproca attraverso le lingue , proponendo un viaggio tra le tradizioni più affascinanti legate al barbecue, esplorano la parola stessa, che ha origini remote.
Secondo alcune fonti, il termine “barbecue” deriverebbe dal vocabolo “barbacoa”, utilizzato dai popoli indigeni dei Caraibi per indicare una struttura in legno su cui veniva cotta lentamente la carne. Gli esploratori spagnoli importarono la tecnica e il termine in Europa. Un’ipotesi meno accreditata fa risalire “barbecue” all’espressione francese “de la barbe à la queue”, contratta in barbecue. Negli Stati Uniti, il barbecue è una vera istituzione, soprattutto negli Stati del Sud, dove il “pitmaster” ha un ruolo centrale. La zona che si estende dalla Carolina del Nord e del Sud fino al Texas e al Midwest è nota come “Barbecue Belt”. Sulla piattaforma di HelloFresh è possibile trovare proprio la ricetta del Burger alla griglia ispirato alla cucina americana, con pulled pork e salsa BBQ.
I consigli degli esperti: dai “falsi miti” sulle grigliate ad alcuni pratici trucchi
Secondo gli sviluppatori di ricette di HelloFresh, cuocere alla griglia può risultare piuttosto complesso, soprattutto se ci si lascia influenzare da alcuni falsi miti. In occasione del lancio della campagna estiva del brand dedicata alle “ricette BBQ”, gli esperti hanno raccolto una serie di raccomandazioni per sfatare i falsi miti più comuni. È il caso dell’idea che “più carbone significhi più calore”: in realtà, una quantità eccessiva potrebbe rendere difficile il controllo della temperatura e compromettere la cottura dei cibi. Anche la convinzione che la carne vada “sigillata” ad alte temperature per trattenere i succhi è fuorviante: durante la cottura, l’umidità interna tende comunque a fuoriuscire, poiché le fibre muscolari non sono in grado di trattenerla. Un altro accorgimento spesso ritenuto utile, ma in realtà controproducente, è l’uso dell’olio direttamente sulla griglia: può generare fiammate improvvise ed alterare il sapore degli alimenti. Un’ulteriore accortezza, infatti, consiste nel condire la carne a fine cottura: un passaggio semplice ma efficace per esaltarne i sapori, evitando che le alte temperature della griglia alterino il risultato. Infine, i recipe developer sottolineano quanto la tradizione della braciata sia profondamente radicata nella cultura italiana: un momento conviviale in cui la griglia diventa protagonista non solo per la carne - come salsicce, costine o spiedini - ma anche per una grande varietà di ingredienti di stagione, dagli ortaggi freschi come melanzane e peperoni fino alle bruschette, preparate con pane grigliato e condite con olio extravergine, aglio, pomodori o altri sapori locali. Un rituale semplice e genuino, che anticipa e accompagna un pasto all’insegna della stagionalità, della condivisione e del gusto autentico.
Maurizio Costanzo