David, storia e simbolo di un mito

Il documentario ideato da Galleria dell'Accademia, Musei del Bargello e Accademia delle Belle Arti ripercorre la storia dell'eroe biblico attraverso le sculture custodite a Firenze.

David di Michelangelo

David di Michelangelo

Firenze, 27 marzo 2023 - Ha affascinato artisti, sedotto principi e granduchi, ed ancora oggi è oggetto di studio e dibattito nelle università di tutto il mondo: David, l'eroe biblico re di Giuda e Israele che sconfisse il gigante Golia, è diventato nei secoli una figura simbolo della lotta del bene contro il male, e Firenze, che custodisce sul suo territorio cinque sculture in marmo e bronzo ad opera di Andrea Pisano, Donatello, Verrocchio e Michelangelo, ha deciso di celebrarlo attraverso un documentario che verrà presentato in anteprima giovedì prossimo al Teatro Niccolini.

"Le sculture di David a Firenze tra Storia e simbolo" è un progetto nato durante il periodo di confinamento dovuto alla pandemia da un'idea di Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell'Accademia, Paola d'Agostino, direttrice dei Musei del Bargello, e Claudio Rocca, direttore dell'Accademia delle Belle Arti, in collaborazione con l'assessorato alla cultura e l'Opera di Santa Maria del Fiore: un dialogo tra musei ed istituzioni del territorio che vuole approfondire attraverso le voci dei protagonisti dell'iniziativa il legame tra queste opere e la storia fiorentina nel corso dei secoli. 

Dalla prima statua, un David nel fiore degli anni con il rotolo del primo dei Salmi tra le mani, opera marmorea di Andrea Pisano del 1336 per la facciata principale del Campanile di Giotto custodita nel Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore, alle tre iconiche conservate ai Musei del Bargello: due sculture di Donatello - il giovanile David in marmo del 1408-1409 e quello in bronzo del 1440, primo nudo statuario dai tempi dell'Antica Roma - ed una di Andrea Del Verrocchio, datata tra il 1472 e il 1475. E poi naturalmente il David di Michelangelo, realizzato tra il 1501 e il 1504 e patrimonio della Galleria dell'Accademia, e le sue tre copie successive, che si trovano oggi in Piazza della Signoria sull'arengario di Palazzo Vecchio, scolpita da Luigi Arrighetti, e al centro di Piazzale Michelangelo e nella Gipsoteca dell'Istituto d'Arte di Porta Romana, ad opera di Clemente Papi.

"E' un viaggio che racconta una delle figure più iconiche dell'immaginario religioso e laico, ed un protagonista assoluto dell'arte fiorentina nel corso dei secoli - sottolinea l'assessore alla cultura Alessia Bettini - Un percorso che parte da lontano e ha visto l'impegno corale delle istituzioni, dimostrando la capacità di fare squadra e la resilienza di fronte ad un momento drammatico come quello affrontato durante la pandemia". 

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