
Il reparto nevralgico è in fase di costruzione, ma a livello numerico manca sicurmente qualcosa
di Simone Cioni EMPOLI Il centrocampo è indiscutibilmente un punto nevralgico in una squadra di calcio, un reparto fondamentale sia in fase di interdizione che in quella propositiva. E in questo momento quello azzurro è in fase di costruzione. A livello numerico manca sicuramente qualcosa. Alle spalle di Belardinelli e Ignacchiti, in questo momento i due titolari designati, ci sono infatti solo i giovani Baralla e Kaczmarski, rispettivamente classe 2008 e 2004, oltre all’infortunato Haas. Quando rientrerà a pieno regime dopo la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, l’esperto centrocampista svizzero sarà sicuramente un punto di riferimento lì in mezzo, ma fino ad allora almeno un altro elemento da alternare ai due prodotti del vivaio azzurro servirebbe. Siamo ancora ad inizio agosto ed ogni tipo di giudizio rischia di essere affrettato, ma finora sono arrivate indicazioni contrastanti. Belardinelli è apparso sicuramente recuperato dopo i gravi problemi fisici che lo hanno tenuto ai box per oltre un anno fino all’inizio della scorsa stagione, ma non sembra avere nelle corde il ruolo di play. Considerando sempre che in questo momento la condizione non può essere al massimo, è infatti apparso un po’ troppo ‘scolastico’ nella gestione del pallone e lento nella sua circolazione. Meglio invece quando ha potuto attaccare gli spazi, facendo fruttare le sue buone doti di inserimento. Così come può essere utile nel gioco aereo, mentre deve migliorare nel posizionamento senza palla. Più preciso e ‘coraggioso’ nella giocata è apparso invece Ignacchiti, che si è anche dimostrato lucido in zona gol oltre ad essere prezioso sui calci piazzati con il suo educato sinistro. Un giocatore che ha però bisogno di muoversi nel vivo del gioco, come ha dimostrato la prova di allargarlo a destra contro l’Entella. Anche lui, però, non è sempre puntuale nella fase di interdizione. La squadra lavora insieme da nemmeno un mese ed è quindi comprensibile che tanti giocatori possano e debbano ancora crescere, tanto in condizione che sotto l’aspetto tecnico-tattico. E Belardinelli e Ignacchiti sono due calciatori su cui la società punta molto e che possono essere due protagonisti della prossima stagione. Intanto l’amichevole di martedì contro il Sassuolo, altra squadra neopromossa in Serie A come il Pisa, sarà un altro interessante banco di prova.
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