BRUNO BERTI
Cronaca

Via libera dall’Antitrust. Svolta per Sammontana nel piano di espansione. Ma spuntano dei paletti

Disco verde all’operazione con Forno d’Asolo e al maxi polo dolciario. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato pone delle condizioni. "Una società dovrà essere ceduta a un operatore concorrente".

Due lavoratori all’interno dello stabilimento di Sammontana (Gasperini/FotoGermogli)

Due lavoratori all’interno dello stabilimento di Sammontana (Gasperini/FotoGermogli)

Non ci sono operazioni di fusione, o acquisizione, di imprese di alto rilievo nel loro settore che non incappino nelle richieste dell’Antitrust. Questo per evitare distorsioni del mercato che potrebbero compromettere la concorrenza nel comparto considerato, creando qualche problema anche ai consumatori finali, in termini di varietà di scelta e soprattutto di prezzi dei beni o dei servizi presi in esame. E’ in questo quadro che l’Antitrust è intervenuta nell’operazione di fusione, nel segno dei prodotti da forno surgelati per la prima colazione, senza dimenticare snack salati, prodotti di pasticceria e panetteria, tra le imprese Sammontana (che come sappiamo da tempo non significa solo gelato) e Forno d’Asolo.

L’operazione, come sempre accade in questi casi, è un po’ più complessa, perché, in pratica, significa l’unificazione delle due aziende, interessando anche il gelato, di cui Sammontana detiene già la seconda piazza a livello nazionale. Comunque il provvedimento dell’Autorità per la concorrenza riguarda solo i prodotti per la prima colazione e assimilati. L’Antitrust fa notare che nel settore dei prodotti da forno per la prima colazione surgelati nel canale bar, hotel, ristoranti e grande distribuzione l’operazione che riguarda Sammontana e Forno d’Asolo può produrre rilevanti effetti anticoncorrenziali perché "elimina il vincolo competitivo tra i due principali operatori".

"Sammontana e Forno d’Asolo – aggiunge l’Autorità - hanno, infatti, caratteristiche produttive e distributive di gran lunga superiori rispetto ai concorrenti, che presentano dimensioni ben più ridotte e una limitata capacità di reazione. In particolare, le due società, a seguito della concentrazione, avrebbero avuto una quota di mercato molto elevata (tra il 45% e il 50%) tale da garantire la leadership nelle vendite nazionali dei prodotti da forno surgelati in Italia e di oltre 4 volte maggiore rispetto a quella della prima impresa concorrente". Gli esperti dell’autorità per la concorrenza sottolineano anche che Sammontana e Forno d’Asolo "hanno a disposizione una capacità distributiva, in termini di reti logistiche e di agenti di vendita, molto articolata e basata su filiali dirette o su concessionari in esclusiva, quindi in grado di creare un ostacolo competitivo dopo la concentrazione". Dal punto di vista pratico, il provvedimento significa la cessione, a favore di un operatore concorrente, "di una società già autonomamente attiva sul mercato, che detiene propri impianti produttivi, capacità distributiva e marchi affermati, e nell’impegno a non acquistare imprese attive nella distribuzione dei prodotti da forno in Italia, né imprese attive nella produzione e nella commercializzazione di prodotti da forno per la prima colazione in Italia con fatturato significativo. Inoltre le due società provvederanno a cedere gli attuali contratti di concessione tra Forno d’Asolo S.p.A. e Froneri Italy S.r.l. / Nestlè Italiana S.p.A." per la distribuzione di gelati e di prodotti da forno in alcune province.

Infine, in regioni come la Toscana, in cui c’è un maggior divario tra le due società e i concorrenti, gli agenti e gli operatori logistici delle parti non potranno avere, per almeno 5 anni, esclusive per la vendita di prodotti da forno per la prima colazione.