Prevenire il tumore al collo dell’utero oggi è possibile, grazie ai programmi di screening. L’iniziativa dell’ospedale San Giuseppe di Empoli si colloca all’interno del programma di prevenzione del tumore del collo dell’utero che può fare affidamento oramai su un sistema di controllo a più livelli (pap test, conizzazione, colposcopia). Il nuovo servizio in partenza martedì 2 aprile al San Giuseppe rappresenta anche un ottimo esempio di collegamento ospedale territorio e di semplificazione per il cittadino. Ogni martedì in concomitanza con gli interventi ginecologici di conizzazione in regime ambulatoriale presso l’endoscopia al piano terra dell’ospedale, è possibile eseguire subito dopo, per chi lo voglia, la vaccinazione Hpv-human papilloma virus.
Tale vaccinazione è infatti consigliata alle donne che effettuano la conizzazione e a chi ha eseguito il piccolo intervento di chirurgia vaginale, è somministrata gratuitamente. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Direzione sanitaria dell’ospedale San Giuseppe, con la direttrice Silvia Guarducci, il Dipartimento delle professioni tecnico sanitarie, guidato da Sandra Moretti e per la parte ginecologica, il Dipartimento materno infantile diretto da Alberto Mattei.
"Grazie al personale per questa nuova collaborazione che semplifica il percorso dei cittadini e crea nuove opportunità di interazione fra professionisti" commenta Silvia Guarducci. "Ringrazio il direttore del presidio ospedaliero di Empoli – aggiunge a sua volta Marinella Chiti, dirigente dell’Assistenza Sanitaria di Empoli Prato Pistoia afferente al dipartimento delle Professioni tecnico sanitarie – per l’approccio proattivo e di visione in un modello che fa della continuità ospedale territorio e dell’approccio multidisciplinare dei punti di forza". L’assistente sanitario presente in ospedale durante l’intervento di conizzazione, potrà subito dopo effettuare la vaccinazione e contestualmente programmare anche la seconda dose che potrà essere eseguita presso qualsiasi presidio Asl del territorio. In pratica chi esce con la prima dose già somministrata, non dovrà farsi carico di fissare in autonomia la seconda ma uscirà dall’ospedale con l’appuntamento già fissato.