REDAZIONE EMPOLI

Un ciuco per la pace. Empoli in festa tra storia e ironia col “volo” da record

L’unione con San Miniato per lanciare un messaggio contro le guerre. Del Rosso esulta: "La città ha riscoperto la forza della sua identità".

L’unione con San Miniato per lanciare un messaggio contro le guerre. Del Rosso esulta: "La città ha riscoperto la forza della sua identità".

L’unione con San Miniato per lanciare un messaggio contro le guerre. Del Rosso esulta: "La città ha riscoperto la forza della sua identità".

“Facciamo la pace”. È con queste parole, semplici ma cariche di significato, che il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi ha suggellato la riconciliazione con lo storico rivale sanminiatese Simone Giglioli, durante la 544esima edizione del Volo del Ciuco, andata in scena sabato 21 giugno, vigilia del Corpus Domini, in una gremita piazza Farinata degli Uberti. Una festa capace di unire satira e solennità, storia e spettacolo, con un messaggio chiaro: la “Pax facta est”. L’edizione 2025 ha voluto celebrare proprio questo, la fine simbolica della rivalità tra i due campanili, suggellata con una stretta di mano in abiti storici e un dono artistico: un’opera grafica originale di Emanuele Michelucci.

"Dopo tanti anni facciamo la pace – ha dichiarato il sindaco Mantellassi – mandiamo un messaggio molto bello nel rievocare questo fatto storico. La vicenda ci insegna che nulla è impossibile con un po’ di astuzia. Anche da una festa così possiamo lanciare un messaggio universale di pace". Una lezione racchiusa nella storica beffa militare degli empolesi ai danni dei sanminiatesi, narrata da Ippolito Neri, con un esercito di animali e lanterne a ingannare i nemici. La discesa dell’asino di cartapesta dalla torre della Collegiata, realizzato dagli studenti del liceo artistico di Empoli – sotto la guida della professoressa Antonella Bertelli –, è stata come sempre il cuore dell’evento.

E quest’anno il ciuco aveva un nome che non è passato inosservato: “Lo cavalier teutonico Roberti l’Aversano”, ironico omaggio all’ex allenatore dell’Empoli calcio Roberto D’Aversa, finito al centro della satira per la retrocessione della squadra in serie B. Applausi e risate hanno accompagnato l’annuncio del cerimoniere Federico Freddy Lavezzo. Il ciuco che vola a Empoli si porta dentro anche un altro segreto: gli studenti che lo realizzano, completata l’opera, decidono anche loro di assegnare un nome all’asino. Di solito la vittima è un loro professore o professoressa. E, ovviamente, con gli scrutini e gli esami di maturità in corso, resta top secret.

Con oltre trecento figuranti, curati dalla sartoria dell’Auser sotto la regia di Sandra Losi, l’edizione 2025 ha segnato il record assoluto di partecipazione. Delegazioni da San Miniato, Montopoli, Cerreto Guidi, Monterappoli e Pontorme hanno animato il corteo, preceduto dal gonfalone dell’artista Bruna Scali. Trombe, danze e la verve del Giullar Cortese, interpretato dall’attore Gianluca Foresi, hanno completato un quadro spettacolare. Non è mancata la benedizione del ciuco “in carne e ossa” da parte di don Guido Engels. "Abbiamo visto la città vivere una tradizione con spirito rinnovato e con entusiasmo contagioso. C’è sempre più gente, a ogni edizione", ha commentato Claudio Del Rosso, presidente della Compagnia di Sant’Andrea. Il Volo del Ciuco 2025 sarà ricordato non solo per la folla, ma per il messaggio che ha saputo lanciare, tra una risata e un inchino: la pace è possibile, anche da un campanile all’altro.