
Il Volo del ciuco (foto d'archivio)
Empoli, 16 giugno 2025 – Tutto pronto per il ritorno della tradizione empolese più nota e longeva: sabato 21 giugno piazza Farinata degli Uberti si prepara a rivivere per la 544sima volta nella sua storia il Volo del Ciuco. Il copione della giornata è stato presentato nella sala del Consiglio comunale del palazzo di via dei Neri: la scaletta, spiegata dal vice presidente dell’associazione Compagnia di Sant’Andrea, Freddy Lavezzo, prevede che a partire dalle 10 di mattina il centro storico di Empoli si ‘travesta’ diventando un borgo medievale in piena regola, comprensivo di banchi degli antichi mestieri, giochi medievali per tutte le età e spettacoli teatrali.
Nel pomeriggio, poi, ecco che in piazza sarà cura del ‘Giullar Cortese’ Gianluca Foresi animare i passanti della piazza, narrando poi il Volo del Ciuco che inizierà solo dopo l’imponente Corteo Storico che affollerà le piazze e le strade di Empoli: saranno oltre 250 a sfilare in abiti d’epoca, in un corteo che vede anche partecipazioni delle contrade di Cerreto Guidi quali Caracosta e Porta Fiorentina, i Tamburini della Compagnia di Sant’Andrea e i figuranti del Corteo Storico di San Miniato. Dopo la sfilata, ci sarà la benedizione dell’asino, che lascerà poi spazio alla grande novità dell’edizione in arrivo: sarà infatti suggellata la pace tra Empoli e San Miniato, alla presenza dei due sindaci Alessio Mantellassi e Simone Giglioli che, in costume, riceveranno in dono delle opere del grafico Emanuele Michelucci. Tutto ciò, alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che parteciperà all’evento. I festeggiamenti sono iniziati sabato scorso con la cena dal titolo Convitto de lo tempo che fu.
«Il dialogo e la pace sono da sempre cardini su cui è fondata la città di Empoli - commenta il sindaco Alessio Mantellassi -, ed è giusto confermare questa volontà di pace anche nella manifestazione storica più famosa della città, che si basa su un fatto storico di guerra tra popoli vicini». «In questo particolare periodo storico che stiamo vivendo - ha proseguito il presidente della compagnia di Sant'Andrea Claudio Del Rosso - abbiamo pensato che anche una manifestazione tradizionale come la nostra potesse lanciare un messaggio di pace, che possa essere d'auspicio per il nostro pianeta. Ecco perché abbiamo lanciato l'idea di una rappresentazione che sancisse la pace tra Empoli e San Miniato. L’assessore alla Cultura Matteo Bensi ha aggiunto: «Il nostro territorio è ricco di rievocazioni storiche, ma quella di Empoli si configura con una storia veramente importante, che sa essere palcoscenico di un'associazione che si impegna tutto l'anno per questo giorno di festa, che rappresenta tutta Empoli».
La consigliera comunale con delega alle Tradizioni Popolari, Giulia Terreni, ha invece affermato: «Spesso si tende solo a dare per scontato il risultato finale, ma noi sappiamo il duro lavoro del mondo delle associazioni che si impegnano per dare forma a manifestazioni come questa. Supportiamo appieno tutti i volontari che ci hanno dato un grande aiuto nel realizzare questo Volo del Ciuco». Alle sue parole ha fatto eco la presidente del Centro Tradizioni Popolari Empolese-Valdelsa, Daniela Mancini: «Il valore storico e di tradizione popolare è rimasto forte in tutto l'Empolese Valdelsa, e noi del Centro spingiamo per tramandare e coinvolgere le nuove generazioni: mi fa piacere che quest'anno sia coinvolta una scuola, perché le tradizioni si mantengono solo se vivono, e non possiamo rischiare che vadano perse».
La scuola menzionata da Mancini è il liceo artistico Virgilio di Empoli, i cui ragazzi guidati dalla professoressa Antonella Bertelli hanno realizzato, come ogni anno, il ciuco che volerà sopra piazza Farinata degli Uberti.
Nelle parole di Bertelli: «È stato un lavoro corale, ricco di momenti di condivisione e riflessione, anche sull’identità culturale della nostra città. Abbiamo voluto legare il progetto all’educazione civica e alla conoscenza del territorio, approfondendo aspetti storici del medioevo empolese». Così facendo hanno deciso di arricchire il simbolismo del «Ciuco» con una serie di maschere allegoriche e storiche create dagli studenti: Dante, Farinata degli Uberti, Silvera, e molti altri ancora. E come ogni anno, anche gli studenti assegnano un nome all’animale di loro creazione, dedicandolo a un loro o una loro prof. Ma questo resta top secret.