
Alcuni dei componenti del collettivo di Empoli dell’associazione “Scomodo“
Spazi contro la solitudine: così la Gen Z si prende il futuro. Il Beat Festival di Empoli (28 agosto – 7 settembre) non sarà solo musica e street food. Quest’anno si parlerà anche di giovani tra disagio e opportunità all’interno di un’apposita "Gen-Zone", una zona di contenuti e incontro pensata per la Generazione Z, con talk, dibattiti e attività dalle 19 alle 20.30 ogni giorno. Tra i protagonisti c’è “Scomodo“, realtà nazionale e collettivo presente anche a Empoli che, tra l’altro, si è appena aggiudicata l’assegnazione come sub concessionario dell’immobile dell’ex Cinema La Perla. Ne parliamo con Allegra Stagi, coordinatrice locale.
Chi sono i ragazzi scomodi?
"Siamo una comunità di under 35 che vogliono costruire spazi di espressione, condivisione e crescita. Scomodo è nato a Roma nel 2016 da un’esigenza politica e culturale: creare un luogo libero, indipendente, dove poter esistere e agire. Negli anni ci siamo organizzati, ci siamo presi responsabilità, abbiamo messo in campo idee. Ora siamo presenti anche a Empoli, dove la nostra comunità conta circa 40 persone, tra chi studia e chi lavora. Tutti insieme costruiamo per e con la nostra generazione".
Cosa farete al Beat Festival?
"Porteremo la nostra rivista cartacea, che è il cuore dell’attività di Scomodo, ma anche il nostro modo di stare insieme. Avremo un ‘punto scomodo’ dove ci si potrà fermare, fare domande, giocare alla Play, ascoltare, chiacchierare di tutto. Una piccola dimensione in trasferta, fino all’open talk finale dell’ultimo giorno, in cui risponderemo alle domande raccolte nel nostro ‘Ufficio Postale Scomodo’. Chiunque potrà sentirsi libero di chiedere qualsiasi cosa. Anche la più scomoda".
E dopo il Beat?
"La Gen-zone speriamo si mantenga e si implementi, che possa portare la cittadinanza a riscoprire il Parco di Serravalle come uno spazio di condivisione e appartenenza".
Quale messaggio volete lanciare?
"La sfida è farsi spazio. Vogliamo dire che la solitudine è la crisi della nostra generazione, e che gli spazi sono la risposta. Lo abbiamo ricordato nella campagna di crowdfunding appena chiusa, grazie alla quale abbiamo raccolto 600mila euro per aprire cinque nuovi spazi giovanili in Italia. Spazi che cambiano la vita, perché oggi non si esce più, non ci si incontra, non ci si conosce, non si sta insieme. A Roma e Milano abbiamo già creato un ambiente dove da lunedì a domenica, dalla partita di calcio, al bar, alla redazione, al dopo scuola, stiamo insieme. Puntiamo a farlo anche a Empoli. La comunità intanto c’è, ed è viva".
E ora c’è anche l’immobile...
"L’ex cinema La Perla sarà un polo multifunzionale che permetterà alla cittadinanza, (giovane e non) di sviluppare interessi, curiosità e competenze. Dai workshop di ceramica e scrittura creativa a concerti, presentazioni letterarie e mostre artistiche, servizi di orientamento e doposcuola, non mancheranno l’aula studio e l’area co-working. Ma sarà tutto discusso nella fase di co-progettazione con la cittadinanza".
Avete già pensato a un nome?
"Lo capiremo insieme con chi parteciperà alla co-progettazione".
Ci saranno nuove opportunità lavorative?
"La gestione sarà a cura della comunità di Scomodo Empoli. Ma prevediamo di coinvolgere, attraverso varie modalità di scouting, chi sarà interessato a entrare a far parte di questa avventura".