Travolti dalla piena. Cinque gli indagati per omicidio colposo

Sono tre dirigenti del Consorzio di bonifica del Basso Valdarno e due responsabili dei lavori pubblici del Comune di Lamporecchio .

Travolti dalla piena. Cinque gli indagati per omicidio colposo

Travolti dalla piena. Cinque gli indagati per omicidio colposo

Sono le condizioni del ponte Ferrone di Lamporecchio all’origine dei primi passi dell’indagine per omicidio colposo aperta dalla Procura della Repubblica di Pistoia all’indomani del ritrovamento dei corpi senza vita di Antonino Madonia, 70 anni, e Teresa Perone, 65 anni, marito e moglie. E cinque persone hanno ricevuto ieri l’avviso di garanzia per questa tragedia: sono tre dirigenti del Consorzio di bonifica Basso Valdarno e due funzionari dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Lamporecchio, l’attuale responsabile e l’ex dirigente, oggi in pensione. Sono stati nominati avvocati e consulenti tecnici di parte. La sera della disastrosa alluvione del 2 novembre scorso i due coniugi furono trascinati senza scampo dalla furia della corrente del Fosso di Greppiano che li scaraventò nel territorio di Vinci e dove furono ritrovati, senza vita, il giorno dopo. Quella sera stavano tornando a casa, nella campagna di Lamporecchio. Fu un grande lutto per tutta la vallata. Come avevamo già annunciato nei giorni scorsi, la Procura ha nominato un perito in questa indagine. È il professor Francesco Ballio, ingegnere civile e ambientale del Politecnico di Milano, esperto di idraulica.

Il professore, come abbiamo appreso ieri, ha già svolto un primo sopralluogo nella zona che è stata il teatro di questa tragedia, ma è il ponte, o comunque quello che resta della struttura dopo il crollo, che è al centro dei rilievi. L’esperto ha chiesto agli inquirenti di poter effettuare dei carotaggi per verificare le condizioni delle fondamenta del ponte Ferrone e delle spallette.

Il ponte si trova sul Rio di Lamporecchio, tra via Badalino e via Podere Vitetto. È un accertamento irripetibile e quindi richiede garanzie difensive, e ieri mattina tutte e cinque le persone indagate hanno nominato un proprio legale e un proprio consulente. Il presidente del Consorzio, Maurizio Ventavoli, di Monsummano Terme, è assistito dall’avvocato Fabio Celli di Pistoia, il direttore Sandro Borsacchi, di Pisa, e il responsabile tecnico del settore manutenzione Lorenzo Galardini, di Pistoia, sono difesi dall’avvocato Andrea Niccolai di Pistoia. Il loro perito è il professor Enio Paris professore di idraulica all’Università degli studi di Firenze. L’avvocato Giovanni Sarteschi di Pistoia difende Simone Innocenti, attuale dirigente dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Lamporecchio e Piero Baronti, ex dirigente, oggi in pensione. Il suo consulente è l’ingegnere Maurizio Lucchesi.

A rappresentare i familiari di Antonino e Teresa c’è l’avvocato Nicola Barzagli di Pistoia che al conferimento di ieri si è riservato di nominare, a sua volta, un proprio consulente. Il professor Ballio avrà settanta giorni per presentare gli esiti della sua consulenza mentre l’inizio delle operazioni di carotaggio è previsto per il 10 gennaio 2024. Il consulente del pubblico ministero ha un ampio quesito a cui rispondere e le sue valutazioni orienteranno i passi successivi dell’indagine.

La domanda principale è se, sia da parte del Consorzio che del Comune, per le proprie competenze, sia stata fatta o meno l’adeguata manutenzione del ponte e degli argini. Nella perizia che il professor Ballio consegnerà, salvo proroghe, fra settanta giorni, ci saranno quindi gli esiti dei sopralluoghi svolti dal consulente della pubblica accusa, ci saranno i risultati degli scavi che verranno effettuati, e quindi dei carotaggi, ci saranno le caratteristiche del ponte e le sue condizioni. Ci saranno, sempre secondo l’esperto, le cause del crollo e ci sarà una valutazione su eventuali profili di responsabilità in caso di condotte omissive. Al professor Ballio si chiede anche di esprimersi sulle caratteristiche dell’evento alluvionale in quell’area e se ne chiede la ricostruzione. Dalla sua perizia dovrebbe quindi emergere una fotografia di questa tragedia e dello stato dei luoghi.

lucia agati