Tradizione "made in Chianti" e nuove frontiere locali e internazionali del vino, anche biologico e dealcolato ed anche prodotto in condizioni estreme come quello israeliano che viene dai confini del deserto: in alto i calici a Montespertoli (capitale della celebre Docg con oltre 100mila ettolitri annui su circa 800mila messi sul mercato) fra il 31 maggio e l’8 giugno. La Mostra del Chianti tornerà per la sua 67ª edizione, presentata dal sindaco Alessio Mugnaini, del vicepresidente del Consorzio Chianti, Ritano Baragli (anche presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini di Val Virginio), del presidente dei viticoltori, Giulio Tinacci e del rappresentante per Assoenologi, Andrea Pizzolato. Vino sì, ma anche cultura, spettacoli, musica. "La Mostra del Chianti – ha detto il sindaco – è la festa del vino dei montespertolesi, di Montespertoli. Parleremo di vini dealcolati, delle nuove tendenze e dei cambiamenti nel mercato del vino, del giusto prezzo lungo le filiere".
Giulio Tinacci, presidente dei viticoltori di Montespertoli, ha affermato: "Quest’anno abbiamo potenziato l’offerta di visite e degustazioni in cantina. Abbiamo inoltre avviato una partnership con Tuscany by Bike, grazie alla quale sarà possibile partecipare a tour in bici elettrica con degustazione". Andrea Pizzolato, Assoenologi, ha aggiunto: "Parleremo, in particolare, dei vini dealcolati, un tema che ci riguarda da vicino". Ritano Baragli ha da parte sua precisato: "Considerando che oltre il 70 per cento del nostro vino viene esportato, è evidente quanto sia essenziale che la promozione del Chianti superi i confini locali. La vera sfida è rafforzare la presenza del nostro vino nel mondo, anche in un contesto complicato dove assistiamo a una concorrenza spesso sleale e a un uso eccessivo di superalcolici. Noi crediamo in un consumo consapevole e responsabile". Alla mostra con ‘epicentro’ piazza del Popolo saranno presenti: Podere Il Castello – Moviter Agricoltura, La Lupinella Srl Società Agricola, Casa di Monte, Azienda Agricola Valleprima, Cantina Sociale Colli Fiorentini Sac, Fattoria Bonsalto Società Agricola aRl, Azienda Agricola La Ripa Verde, Società Agricola Tenuta Moriano Srls, Azienda Agricola di Trecento, Tenuta Santa Maria in Coeli Aula Srl, Agricola Vigne in Chianti Società Agricola Srl, Montalbino Srl Società Agricola, Tenuta Barbadoro Ss Agricola, Barone De Renzis Sonnino Sarl, Conte Guicciardini di Ferdinando Guicciardini, Fattoria La Leccia, Podere Ghisone, Marchesi Frescobaldi di Castiglioni Società Agricola Srl, Fattoria La Gigliola, Fattorie Parri Società Agricola.
A rendere ancora più internazionale l’edizione 2025 sarà la presenza di realtà vinicole esterne, come i produttori di Champagne di Epernay, insieme a soggetti di rilievo come Consorzio Colli Fiorentini, Associazione Gemellaggi di Montespertoli, Olea Project, Fisar Empoli-Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, La Sciabola sul collo-Sciabolatori Spumante Italiano, Slow Food Empolese-Valdelsa, Assoenologi Sezione Toscana, Città del Vino. Cerimonia inaugurale il 31 maggio in piazza del Popolo, con una sfilata curata dalla Nuova Filarmonica "Amedeo Bassi", accompagnata dai Capitani delle Contrade, dal Gruppo ‘900. Tornando al vino, si andrà dalla straordinaria novità del "Vino del deserto" prodotto nella regione israeliana di Ramat HaNegev (e questo potrebbe essere anche un segno che va ben al di là della festa e dell’economia sfociando in un messaggio di speranza), appunto al focus sui vini dealcolati. Ora, count-down.
Andrea Ciappi