BRUNO BERTI
Cronaca

"Stipendi dei sindaci? È ripagato l’impegno"

La piccola rivoluzione è in una norma della legge di Stabilità. Barnini: "Ma non ci sono contributi previdenziali e tredicesima"

di Bruno Berti

La vita degli amministratori comunali, dai sindaci ai consiglieri, passando per vicesindaci, presidenti di consiglio (ove presenti) e assessori, sta diventando un po’ più interessante dal punto di vista dei compensi, anche se, proverbialmente, non è tutto oro quello che luccica. La piccola rivoluzione è contenuta in una norma della legge di Stabilità, ex Finanziaria, per il 2022 in cui si stabiliscono aumenti del ‘mensile’ degli amministratori che andranno regime nel 2024, ma che già hanno visto un’applicazione parziale delle norme a partire da quest’anno per poi vedere un ulteriore aumento nel prossimo, fino a toccare il massimo previsto nel 2024. Gli importi sono a carico del bilancio statale. Se un Comune ritiene di applicare gli aumenti in toto dal primo anno, questo, lo può fare.

In questo caso bisogna però che il relativo aggravio non crei problemi nel bilancio dell’ente. Gli importi variano in base al numero degli abitanti secondo scaglioni previsti per legge. Se questo è, per sommi capi, il quadro normativo, vediamo cosa accade, ad esempio, a Empoli. Brenda Barnini fino al 2021 ha ricevuto un compenso mensile pari a 3.114 euro, lordi, che al netto "diventavano – dice la diretta interessata – poco più di duemila, naturalmente senza tredicesima mensilità (e ovviamente niente quattordicesima, ndr) e senza contributi previdenziali". Detto in poche parole, se si vuole la pensione, bisogna pagarsela in proprio. Quindi, si capisce che è un po’ come le buste paga degli altri cittadini: la cifra indicata in cima fa pensare di non essere messi male, salvo poi tornare con i piedi per terra quando si guarda la cifra in fondo, il famoso netto in busta. Nel caso degli eletti un netto ancora più basso. Con le nuove norme, nel 2022 Barnini ha avuto un aumento del 45% (circa 730 euro) del 35% che le spetterà, mentre nel 2023 avrà il 68%, per poi arrivare finalmente al 35% (il totale) accennato sopra nel 2024.

Come si vede la complicazione burocratica è ben presente anche quando si parla di amministratori pubblici. Tra due anni, a regime, la legge stabilisce che il mensile di Barnini sarà, sempre al lordo, di 4.830 euro. Una cifra che non si godrà, per così dire, a lungo, perché il 2024 sarà un anno di elezioni comunali e la prima cittadina, al secondo mandato, dovrà in ogni caso lasciare la poltrona più alta di via del Papa. L’amministratrice sottolinea, poi, un altro particolare che fa diminuire lo stipendio. "Io pago un’assicurazione di mille euro contro i rischi di chi guida gli enti locali. Certe forme di prudenza sono importanti di questi tempi". Il vicesindaco, Fabio Barsottini, prendeva fino al 2021 1.774 euro, oggi aumentati di 400, che nel 2024 diventeranno 2.600 in totale. Agli altri assessori, come del resto anche al presidente del consiglio comunale Alessio Mantellassi, andavano 1.400 euro, oggi saliti di 300, che a regime saranno 2.100. Queste cifre si riferiscono a chi svolge il compito di amministratore a tempo pieno, se invece si mantiene il proprio lavoro, usufruendo dei permessi di legge, le somme di cui sopra vengono dimezzate. I consiglieri comunali, a differenza di quel che accade in Comuni più grandi, dove sono previste forme di indennità, ricevono 36 euro lordi per ogni seduta o riunione di commissione a cui prendono parte. E comunque la nuova legge prevede per i componenti del consiglio un compenso massimo fissato nel 25% di quello del sindaco. Per gli altri comuni il discorso è lo stesso, solo che cambiano le cifre in base agli abitanti.

A Fucecchio il sindaco Alessio Spinelli, stando alle tabelle, parte dai 2.789 euro mensili del 2021 per toccare nel 2024 i 4.140. Per Cerreto Guidi (sindaco Simona Rossetti), Certaldo (Giacomo Cucini), Castelfiorentino (Alessio Falorni), Vinci (Giuseppe Torchia), Montelupo Fiorentino (Paolo Masetti) e Montespertoli (Alessio Mugnaini) i numeri sono uguali, perché si trovano nella stessa fascia di abitanti, che va da 10.001 a 30.000. In quella che comprende chi si trova tra 5.001 e 10.000 abitanti troviamo Capraia e Limite, dove il primo cittadino Alessandro Giunti passa da 2.510 euro a 4.002 a regime. Più sotto, tra i 3001 e i 5.000 abitanti abbiamo Gambassi Terme e Montaione, dove i primi cittadini, rispettivamente Paolo Campinoti e Paolo Pomponi passano da 1.952 euro a 3.036 euro, sempre nel 2024. "Con queste misure – rileva Brenda Barnini - il lavoro dell’amministratore diventa un po’ meno una missione benefica, o da samaritani" ma resta sempre il tema di un impegno che non viene retribuito in base alle responsabilità a cui gli eletti vanno incontro. Per dare un’idea, il bilancio annuale del Comune di Empoli è superiore, in complesso, a 60 milioni di euro, e un’azienda di questo tipo non si manda certo avanti con il massimo responsabile che deve accontentarsi, attualmente, di poco più di 3.800 euro lordi, e senza previdenza.