Un investimento da 70mila euro, per potenziare il sistema di videosorveglianza in determinate aree del territorio. E’ quel che ha annunciato l’amministrazione comunale nelle scorse ore, per un’azione che va nella direzione di scoraggiare preventivamente l’insorgere di nuovi episodi di vandalismo o aggressione come quelli registrati nei mesi scorsi. Le risorse serviranno per migliorare la supervisione di alcuni apparecchi già installati e per potenziare il numero delle videocamere in alcuni punti specifici. Quali? Il complesso Baccio da Montelupo, la zona del centro cottura attigua al centro commerciale e il palazzo comunale, in primis. Ma anche il Museo Archeologico e l’area de Le Pratella, in seconda battuta. "Attualmente sono presenti sul territorio di Montelupo 72 telecamere – ha spiegato l’assessore con delega alla polizia municipale Simone Peruzzi - negli scorsi mesi è stato necessario intervenire su alcune di queste per ripristinarne il funzionamento, ma la loro utilità è comprovata per il controllo del territorio e soprattutto per l’individuazione dei responsabili di atti vandalici. Sono state utili anche in relazione ai fatti più recenti saliti all’onore delle cronache. L’intervento che come giunta abbiamo approvato vuole andare a potenziare ulteriormente il sistema in alcune zone individuate come critiche". La giunta Londi ha fatto inoltre sapere che, in molti casi, la presenza del sistema di videosorveglianza ha consentito alle forze dell’ordine di individuare i responsabili degli atti vandalici segnalati a Montelupo nel recente passato. E la videosorveglianza sarà con tutta probabilità anche uno degli argomenti della prossima seduta del consiglio comunale, programmata per giovedì prossimo: il consigliere di centrodestra Giuseppe Madia ha infatti presentato un’interrogazione chiedendo al sindaco e all’assessore competente di riferire sui "fatti accaduti in Piazza dell’Unione Europea il 30 luglio scorso alle ore 00:10". Quella notte intervennero polizia municipale e carabinieri a seguito dell’aggressione ad un gruppo di minorenni della quale si sarebbero resi protagonisti due adulti, un uomo e una donna. Ad avvertire le forze dell’ordine furono i genitori di uno dei minori coinvolti. Ma chissà che i filmati non abbiano già provveduto a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Giovanni Fiorentino