
Secondaria di primo grado Renato Fucini Istituto comprensivo di Montespertoli
Il gruppo Fratres di Empoli è stato il primo a nascere in Italia negli anni Cinquanta del secolo scorso. Fratres è parola latina che significa fratelli, uniti nel gesto di solidarietà e generosità che è la donazione del sangue. Si tratta di "fratelli" volontari che hanno il compito di informare i cittadini per invitarli alla donazione anonima, gratuita e periodica. A scuola abbiamo ricevuto la visita di alcuni fratelli del gruppo Fratres di Montespertoli che con l’aiuto di audiovisivi, materiale informativo e testimonianze dirette hanno saputo spiegare l’importanza di questo gesto che salva vite umane.
Ma che cos’è la donazione? Una procedura sicura, innanzitutto, sia per il donatore che per il ricevente. Inoltre, donare periodicamente il sangue consente al donatore di tenere sotto controllo il proprio stato di salute, grazie alla visita medica e agli esami cui si viene sottoposti, allo stesso tempo garantisce al paziente un’ottima qualità degli emocomponenti e dei plasmaderivati che vengono trasfusi. Ma chi può donare? È necessario avere un’età compresa fra i 18 e i 65 anni ed essere in buona salute, pesare almeno 50 chili e non avere comportamenti a rischio per le malattie infettive a trasmissione sessuale eo con il sangue quali Aids, epatite B, epatite C e sifilide. Per quattro mesi sono sospesi, ma temporaneamente dalla donazione, coloro che abbiano fatto piercing e tatuaggi.
Ad ogni donazione di sangue viene eseguita gratuitamente una serie di esami per tenere sotto controllo lo stato di salute di chi dona e il lavoratore dipendente può usufruire di una giornata di riposo retribuita. Si può donare anche il plasma, ovvero un gas ionizzato costituito da un insieme di elettroni e ionio. La raccolta di plasma è altrettanto importante quanto la donazione del sangue intero e la necessità di plasma è in forte crescita e rappresenta per molte persone, l’unica speranza di cura.
La plasmaferesi è una procedura fondamentale in quanto consente lo sviluppo di numerosi farmaci noti come farmaci plasmaderivati. Inoltre, dalla lavorazione del plasma, ad opere di industrie farmaceutiche accreditate, si producono farmaci salvavita quali albumina, immunoglobuline e fattori della coagulazione. Pazienti di tutto il mondo ricevono cure che sarebbero altrimenti impossibili se non esistessero persone che decidono di donare il plasma e industrie in grado di lavorarlo. Le 280 sedi distribuite in tutto il territorio regionale diffondo l’educazione sanitaria e la cultura del dono, il progresso e l’aggiornamento scientifico in campo trasfusionale, contribuendo così allo sviluppo della ricerca e all’utilizzo appropriato del sangue e dei suoi derivati favorendone il buon uso.