REDAZIONE EMPOLI

Rissa con sedie e bottiglie: "Erano almeno in dieci". Chiuso locale a Fibbiana

Indagini-lampo: i carabinieri li hanno già deferiti alla Procura della Repubblica

Indagini-lampo: i carabinieri li hanno già deferiti alla Procura della Repubblica

Indagini-lampo: i carabinieri li hanno già deferiti alla Procura della Repubblica

Sette giorni di chiusura per un locale situato in località Fibbiana, nel comune di Montelupo Fiorentino. Il provvedimento di sospensione temporanea è stato notificato dai carabinieri della Compagnia di Empoli al titolare del locale su disposizione della Questura di Firenze, in applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico delle leggi in materia di pubblica sicurezza. Alla base della misura, una violenta rissa scoppiata all’interno del locale a metà aprile.

Secondo quanto ricostruito dai militari della Stazione di Montelupo Fiorentino, almeno dieci persone – tra cittadini italiani e stranieri – sono rimaste coinvolte in uno scontro con l’utilizzo di bottiglie, sedie e cinture. Una vera e propria scena da far west, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e ha riacceso i riflettori su una realtà già attenzionata in passato.

"L’area era diventata il ritrovo di persone pericolose", si legge nella nota diffusa ieri dai carabinieri, che nei giorni successivi alla rissa hanno intensificato i controlli, confermando una frequentazione abituale da parte di soggetti problematici.

Cruciali per la ricostruzione dell’accaduto sono state le testimonianze raccolte sul posto, grazie alle quali i militari sono riusciti a identificare diversi partecipanti alla rissa. Tutti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Firenze e molti di loro non erano nuovi a episodi simili.

Non si tratta di un caso isolato: lo stesso locale era già stato colpito da provvedimenti simili l’11 aprile 2017 e il 21 luglio 2020, sempre con sette giorni di chiusura. "Episodi che confermano una tendenza preoccupante e la difficoltà di garantire la sicurezza sul fronte di violenza e disordini in zona", insiste la nota.

Il provvedimento ha una duplice finalità: garantire l’ordine pubblico e impedire il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale. La chiusura, infatti, mira anche a dissuadere la presenza di persone ritenute pericolose e ad evitare che il locale continui a rappresentare un punto di aggregazione per soggetti dediti ad abusi alcolici e comportamenti violenti.