PAOLA FICHERA
Cronaca

Il rave della bontà. In Maremma dove Gorelli uccise l'appuntato

Vedova e madre dell’omicida insieme

Da sinistra Claudia Francardi, Eugenio Giani, Irene Sisi e Pierandrea Vanni ieri alla presentazione in Regione del ‘Rave della sostanza’INCONTRO Da sinistra Claudia Francardi, Eugenio Giani, Irene Sisi e Pierandrea Vanni ieri alla presentazione in Regione del ‘Rave della sostanza’

Grosseto, 19 aprile 2016 -  LO HANNO voluto chiamare il «Rave della sostanza». E’ la giornata dedicata all’accoglienza che Claudia Francardi e Irene Sisi, fondatrici dell’associazione ‘Amicainoabele’ hanno deciso di organizzare per domenica all’ex Enaoli, a Rispescia, da anni sede di Festambiente. Chi sono? Claudia (47 anni) è la moglie di Antonio Santarelli, anzi la sua vedova, perchè l’appuntato dei carabinieri è morto nel 2012, dopo un anno di coma, dopo l’aggressione subita insieme ad un altro appuntato Domenico Marino (che in seguito ai colpi ha perso un occhio), dal figlio di Irene (41 anni), Matteo Gorelli, già condannato a vent’anni, e da altri tre ragazzi minorenni all’epoca del fatto, che oggi saranno alla sbarra al tribunale dei minori di Firenze per quella che dovrebbe essere l’udienza finale del processo di primo grado.

La drammatica aggressione ai due carabinieri nel 2011 avvenne mentre i ragazzi si recavano da un rave party a Sorano (provincia di Grosseto). Da allora le due donne hanno avviato un percorso di dialogo e riconciliazione, dal quale sono nati una grande amicizia e progetti per promuovere forme di giustizia riconciliatrice. L’iniziativa è stata presentata ieri in Consiglio regionale dal presidente dell’assemblea Eugenio Giani che l’ha definita «un’idea geniale, il volto bello della Toscana civile, che reagisce nel modo più corretto di fronte ad eventi tragici». Presente anche l’ex sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni. «L’associazione è nata per far conoscere la nostra storia e il nostro percorso – ha sottolineato Claudia Francardi – con il ‘Rave della sostanza’ vogliamo mandare il messaggio che col dialogo e l’accoglienza due mondi opposti possono stare nello stesso spazio vitale».

«SONO stati anni sofferti, ma adesso siamo rinate – ha detto Irene Sisi – io sono entrata nel mondo delle vittime, Claudia è entrata nel mondo dei colpevoli. Giovani che vanno ai rave, e si perdono come è successo a mio figlio, hanno dentro di loro un grandissimo dolore, ma il dolore deve essere gestito in altro modo. Droga e musica assordante non sono la soluzione. Bisogna lavorare sulle proprie fragilità. Con la nostra piccola esperienza, ma che può essere anche grande, vogliamo mostrare che ce la possiamo fare»

L’evento inizierà alle ore 17 con Gherardo Colombo (associazione Sulle regole) e Guido Bertagna (autore de ‘Il libro dell’incontro’) che parleranno della mediazione penale, mentre, nella seconda tenda, sarà presentato un film-documentario sulle tematiche giovanili, nel quale collaborano ragazzi che raccontano le loro storie di vita, le condizioni di disagio. Seguirà una cena sociale di raccolta fondi per intitolare una borsa di studio a Antonio Santarelli, il carabiniere marito di Claudia Francardi. E per chiudere alle 22.30 concerto dei 99 Posse.