SAMANTA PANELLI
Cronaca

Rapina, terrore in banca, cassiere disarma bandito solitario

Impiegato ferito dal taglierino del rapinatore. Fuga col malloppo

Rapina alla filiale Mps di Granaiolo. Foto Gianni Nucci/Germogli

Castelfiorentino, 6 maggio 2016 - «L’ammazzo, datemi i soldi o l’ammazzo». Una minaccia resa ancora più drammatica da un tricentto puntato alla gola della direttrice, ostaggio indifeso. E’ iniziato così il pomeriggio di terrore scoccato improvviso nella filiale di Granaiolo del Monte dei Paschi di Siena. In via Niccoli a Granaiolo, incastonata tra file di abitazioni che si appoggiano l’una all’altra. Vicinissime eppure lontane ieri, intorno all’ora di chiusura della banca, all’una o poco più: nessuno pare aver avvertito il pericolo che i tre dipendenti stavano correndo sotto la minaccia di un rapinatore solitario, fuggito poi con una somma tra i 20mila e i 30mila euro. Un bel gruzzolo ‘guadagnato’ in pochi minuti, dopo esser entrato come un normale cliente.

E lasciando dietro di sé un ferito. «Aveva il volto scoperto, niente guanti – racconta Francesca Signorini, giovane direttrice della filiale – Si è guardato intorno, ha alzato il collo del maglione sul viso e ha estratto il taglierino, afferrandomi alle spalle». Un momento impossibile da dimenticare per la donna, 30 anni, e i due colleghi. «Mentre mi teneva per il collo – continua Signorini – ci ha fatti andare alla cassaforte. Lì mi ha dato delle fascette in plastica, intimandomi di legare i polsi dei colleghi». La donna, in preda all’agitazione, non ci riesce. Il bandito si distrae ed Enzo Cambi, 60 anni, venti da cassiere a Granaiolo, dà retta all’istinto e si getta coraggiosamente sul rapinatore armato. «Temevo le facesse del male e ho deciso di intervenire». Un assalto, costatogli due tagli alla mano sinistra, andato a buon fine. «Ho gettato il coltello tra due scaffali perché non potesse riprenderla – racconta – Poi tra noi è scattata una zuffa».

IL RAPINATORE si libera e afferra di nuovo la direttrice per il collo, stringendola quasi a soffocarla. «Con l’altra mano mi teneva per i capelli e continuava a dire che mi avrebbe ammazzata – racconta – A quel punto abbiamo deciso di dargli ciò che voleva». Il bandito, un metro e 70, sui 50 anni, ha costretto la direttrice a consegnargli il sacco con il denaro. Poi intimando ai cassieri di restare nel locale cassaforte e alla direttrice di non muoversi da una stanza vicina, è uscito dalla filiale. «Si è allontanato a piedi in direzione Empoli», racconta ancora Cambi, costretto a bussare alla porta di Alessandra Dani, la farmacista di Granaiolo, per farsi medicare. Le tracce di sangue sono ancora sul marciapiede. «Ero a pranzo con mia mamma quando abbiamo sentito suonare il campanello ed Enzo ci ha chiesto aiuto, spiegandoci l’accaduto – racconta allibita la donna – mai visto niente del genere».