REDAZIONE EMPOLI

Palloncini e musica per l’addio a Francesca

Straziante l’ultimo saluto a Francesca Bellucci, morta a 39 anni in un incidente stradale. Tantissime persone per l’abbraccio alla famiglia

VINCI

Vai, sorridi amore, vai". Non potevano che essere le parole di questa canzone di Andrea Bocelli ad accompagnare Francesca Bellucci durante il suo ultimo saluto. Parole che riassumono l’animo di "Cecca", come la chiamavano amici e familiari, ragazza di 39 anni scomparsa pochi giorni fa, a causa di un tragico incidente a bordo di una Mini d’epoca, in un impatto fatale con un suv. Un sorriso che difficilmente la folla di persone che si sono riunite ieri davanti alla Chiesa di Santa Croce a Vinci per l’ultimo saluto, dimenticheranno. E’ così che la vogliono ricordare, con quella gioia che la contraddistingueva, come testimonia la foto che la ritrae sorridente, seduta, sopra il feretro. A raccontare chi è Francesca i molti interventi tenutisi durante la messa, che hanno rivelato quanto fosse speciale, quanto abbia vissuto la sua vita a pieno, quanto amasse la vita e il suo lavoro di fisioterapista e riflessologa. Tanti hanno partecipato alla funzione, in silenzio e tra le lacrime, riempiendo la chiesa e il piazzale antistante.

Amiche e amici, chi la conosceva bene e chi l’aveva appena sfiorata in una vita troppo breve, raccolti in uno stretto abbraccio, cercando di consolarsi l’un l’altro, nella difficile accettazione di questa improvvisa perdita. Le parole e i ricordi sono stati intervallati dalla delicatissima musica di un violino, che in chiusura ha intonato "Senza Fine" di Gino Paoli. Non appena Francesca è uscita dalla chiesa, uno spiraglio di sole ha tagliato le cupe nuvole che hanno coperto il cielo ieri mattina. Accompagnata da un lungo applauso ha percorso la navata e un coro di voci rotte l’hanno accolta, intonando le note della canzone di Bocelli, rompendo il lungo silenzio. Mentre la musica echeggiava, un artista faceva volare delle coloratissime bolle di sapone. Leggere, gioiose, allegre come l’anima di Cecca, volata in cielo per colpa di un destino atroce. Una scena che stampa nel volto dei presenti un sorriso amaro e fa scendere le lacrime. Un inno alla vita meravigliosa, di una giovane meravigliosa. Un ultima canzone: "Gira volta, gira volta, volta gira, vola", "il terzo fuochista" di Tosca. Ognuno ha lasciato andare alto in cielo il palloncino bianco che aveva tra le mani, non appena la musica ha smesso di suonare. Su ogni palloncino un pensiero a lei dedicato, con la speranza che possa accompagnarla in questo suo viaggio.

Costanza Ciappi