
Immagine del Padule di Fucecchio
Fucecchio, 10 luglio 2022 - "Il Padule è secco e c’è il vero rischio di una copiosa moria di pesci", dice il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli. La crisi idrica che sta lasciando a secco gran parte della Toscana e dell’Italia non risparmia, appunto, una delle più importanti aree umide, il Padule. La mancanza di pioggia (nonostante qualche piccola precipitazione di ieri sera, comunque non utile a cambiare le cose) e le temperature che si attestano ormai da giorni oltre la media stagionale, hanno fatto abbassare il livello dei corsi d’acqua e crescere l’allarme sulla disponibilità di acqua per l’irrigazione dei campi. A destare preoccupazione sono in particolare i corsi d’acqua che alimentano il bacino del Padule di Fucecchio.
L’ultima rilevazione parla di un livello di 0,12 metri (la misurazione avviene dentro il canale Usciana in località Cavallaia), sotto il livello critico di 0,15 metri. Un dato che il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno ha comunicato agli enti preposti a far scattare lo stop immediato a tutti gli attingimenti sia a uso agricolo che venatorio. "Al ponte di Cavallaia, sul canale Usciana, che si forma alla confluenza dei due canali che formano il Padule (il canale del Terzo e il canale del Capannone) il livello è risultato sotto la soglia critica di 0,15 metri - spiega Maurizio Ventavoli presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno -. Questo impone di avviare l’iter che fa scattare il blocco gli attingimenti ad uso irriguo. Una cosa che normalmente, in passato, succedeva in agosto. La situazione, oltretutto, potrebbe causare una moria di pesci: per scongiurare questa possibilità abbiamo dotato l’area di tre ossigenatori posizionati sui canali principali e un nuovo ossigenatore di ultima generazione sarà installato a breve". Ossigenatori cofinanziati anche dai Comuni "Che – dice Spinelli – rischiano di non avere effetti, se non c’è acqua".
Il primo cittadino spiega anche che, nel monitoraggio di una situazione sempre più preoccupante, sono stati piazzati anche dei piezometri per verificare la profondità in cui si trova l’acqua: "è a un metro e quaranta centimetri – spiega Spinelli – sotto il piano di campagna e questo ci dice il peso della crisi causata dall’assenza di piogge". Il futuro? "E’ necessario per il futuro del Padule – conclude il primo cittadino – che arrivi all’obiettivo il progetto Tubone, la riorganizzazione della depurazione industriale e civile che pot erà acqua depurata per alimentare il Padule che altrimenti, nel giro di un secolo, sarà un prato.