IRENE PUCCIONI
Cronaca

Un sottopasso ‘maledetto’. Riaperto a due giorni dall’ennesimo allagamento

L’infrastruttura sulla statale 67 è finita sott’acqua giovedì scorso durante il nubifragio. Il primo ’blocco’ dopo appena un mese e mezzo dall’inaugurazione (senza taglio del nastro)

I tecnici di Anas mentre riaprono il sottopasso lungo la ss67

Empoli, 5 novembre 2023 – Fu inaugurato senza neppure il tradizionale taglio del nastro. Era il 22 maggio 2014, incombevano le elezioni per il nuovo sindaco (dopo il doppio mandato di Luciana Cappelli) e vigeva il regime in par condicio. Tuttavia il sottopasso di via Livornese, o come è più noto agli empolesi, del Ponte alla Stella, fu aperto. Quello che sicuramente si può dire è che questa infrastruttura non è nata sotto una buona stella. Sono passati quasi dieci anni e e continua ad essere un’opera ’maledetta’. A seguito dell’eccezionale pioggia caduta giovedì scorso, fino a ieri alle 15 era ancora inagibile. Tutti gli altri sottopassi cittadini erano stati riaperti nell’arco delle successive ventiquattr’ore dal nubifragio. Quello alle porte della città ha impiegato molto di più perché l’acqua stagnante non riusciva a defluire. I tecnici di Anas, che ha competenza sull’opera, stavolta hanno impiegato più tempo per intervenire con escavatore e auto-spurgo perché tante erano le segnalazioni da evadere. Finalmente ieri pomeriggio, poco dopo le 15, sono state tolte le barriere ed è stato riaperto alla viabilità.

Purtroppo non è la prima volta che il sottopasso va in crisi. La prima difficile prova l’ha dovuta superare dopo appena un mese e mezzo dalla sua apertura. Bastò un temporale estivo, nella notte tra il 29 e il 30 giugno, per farlo finire sott’acqua. Nell’allagamento rimase intrappolato un furgone in panne, dove si scoprì, pochi giorni dopo, che a bordo c’erano tre uomini stranieri tutti pregiudicatati che in quel momento stavano trasportando merce rubata per un valore di circa 20mila euro. I tre, intrappolati nell’abitacolo, vennero prima soccorsi con delle corde e portati in salvo da una pattuglia dei carabinieri, poi denunciati per il reato commesso.

Anche in altre situazioni di pioggia intensa il sottopasso ha iniziato a ’imbarcare’ acqua, che se ne è andata con non poca difficoltà. Qualche anno dopo, nel 2017, fu oggetto di un intervento di miglioramento nella parte idraulica. Evidentemente ci sono ancora degli aspetti da perfezionare, considerando che ’bombe d’acqua’ sono sempre più frequenti anche alle nostre latitudini.