
Al San Giuseppe in arrivo nuovi posti letto ad alta intensità di cura (foto d’archivio)
Empoli, 13 giugno 2023 – C’è un prima e un dopo pandemia. Il Coronavirus ha messo in discussione protocolli sanitari collaudati, approcci e metodologie tradizionali, ma ha anche costretto a rivedere piani organizzativi che fino a quel momento risultavano funzionali alla domanda del territorio. Gli ospedali hanno imparato ad essere flessibili e i reparti duttili: si sono creati setting Covid dal nulla, che poi sono stati allargati al bisogno o compressi dopo l’ondata. Anche il San Giuseppe di Empoli, negli anni del ’nemico invisibile’, ha rimodellato i suoi spazi in base alla richieste riuscendo a fronteggiare a più riprese l’emergenza in corso. In considerazione dell’aumento significativo della domanda di ricovero in terapia intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure, venivano temporaneamente allestiti posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva. Quello che per mesi è stata un’organizzazione ’sperimentale’ e improntata sul momento adesso diventerà definitiva. Nell’ospedale di viale Boccaccio verranno infatti realizzati sedici nuovi posti di sub intensiva da utilizzare, in caso di bisogno, anche in modo flessibile, trasformandoli in terapia intensiva o per il ricovero di pazienti Covid. Nella nuova area ci sarà anche la possibilità di aggiungere due ulteriori postazioni. La riorganizzazione riguarderà il setting 1A, che si trova al primo piano, nel blocco A. Il reparto sarà completamente ristrutturato sia nella ridistribuzione degli spazi sia nell’impiantistica. Per l’intervento è prevista una spesa complessiva di circa 4 milioni di euro. La realizzazione dei nuovi posti letto avverrà in tempi brevi. L’azienda Toscana centro ha già autorizzato il servizio di progettazione dei nuovi spazi con la società cooperativa Politecnica ingegneria e architettura per un importo i circa 187mila euro.
La terapia sub intensiva, di cui si va ad aumentare l’offerta nel presidio empolese, è quella dove viene ricoverato il soggetto che versa in condizioni sì gravi, ma non eccessivamente critiche. Le sue caratteristiche la collocano in una posizione intermedia fra degenza ordinaria e terapia intensiva e ne esistono diverse tipologie. Può accogliere non solo pazienti entrati in ospedale con disfunzioni non acute, ma anche coloro che sono appena usciti proprio dalla terapia intensiva. Questo rende molto importante la presenza nello stesso ospedale di un reparto di terapia semintensiva, dove la persona viene sempre monitorata 24 ore su 24 ma con metodi e tecnologie meno invasivi.
Irene Puccioni