TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

"Io, organista (per caso) alla messa per papa Ratzinger"

Lorenzo Ancillotti, direttore del Centro Busoni, si è ritrovato quasi per caso in Vaticano. "E’ stata un’emozione indescrivibile"

Lorenzo Ancillotti in Vaticano suona l’organo alla messa in suffragio di Joseph Ratzinger

Empoli, 4 gennaio 2023 - Era andato in Vaticano per salutare il ’suo’ Papa, cioè il pontefice al quale lui era più legato. Lorenzo Ancillotti, ex consigliere comunale e direttore del Centro Busoni di Empoli, tutto si sarebbe immaginato tranne che di ritrovarsi a suonare l’organo a una delle messe in suffragio di Benedetto XVI, il papa emerito scomparso nei giorni scorsi. Il feretro si trova esposto dentro la basilica di San Pietro, a Roma, in attesa dei funerali che saranno celebrati giovedì da Papa Francesco.

"Quando sono arrivato – racconta lo stesso Ancillotti – non avrei mai pensato ad una cosa così. Ero andato soltanto a rendere omaggio a papa Ratzinger, un Pontefice al quale io ero legatissimo per la storia e per il percorso che ha compiuto. L’organista ufficiale della basilica di San Pietro è stato il mio insegnante al conservatorio di Castelfranco Veneto e per questo ho deciso di chiamarlo e salutarlo. E’ stato lui a domandarmi se avessi avuto piacere di suonare nella messa in suffragio del Papa". E così Ancillotti si è ritrovato all’organo a pochi metri dal feretro di Benedetto XVI, che in questi giorni è stato visitato da migliaia di fedeli. Il fatto è successo ieri mattina.

"Avevo già suonato all’interno della basilica di San Pietro anche in passato – spiega ancora il direttore del Centro Busoni – ma sinceramente non mi era ancora mai capitato di farlo in occasione di una messa in suffragio del Papa. E che Papa. Benedetto XVI, per me, ha rappresentato tantissimo e per questo è stata davvero un’emozione molto grande. Era come se fossi alla Collegiata, soltanto che mi trovavo in San Pietro".

Ancillotti, infatti, oltre ad essere un musicista di lungo corso è anche organista all’interno della Collegiata di Empoli. Da professionista navigato è stato in grado di gestire al meglio le emozioni anche in assenza di uno spartito da suonare. "Non avevo niente davanti – dice ancora – proprio perché si è trattato di una cosa davvero molto improvvisata. E così mi sono ritrovato a suonare, ma alla fine penso di essermela cavata abbastanza bene". Il suo post sui social è immediatamente diventato virale, raccogliendo decine di commenti e, soprattutto, di complimenti. Non capita tutti i giorni di avere la possibilità di suonare l’organo all’interno della basilica di San Pietro, figuriamoci davanti alle spoglie di un Papa.