REDAZIONE EMPOLI

"Organici insufficienti" La Municipale sciopera

La giornata di astensione dal lavoro è stata indetta per domenica prossima dal sindacato Cse Fpl

Non c’è pace per la polizia municipale dell’Unione dei Comuni. Organici sottodimensionati, promesse non mantenute e una situazione che non accenna a migliorare. Il risultato è una nuova giornata di sciopero, proclamata dal sindacato Cse Fpl, per il prossimo 31 luglio. Una scelta, questa, che mette a rischio anche l’ultimo giorno della festa dell’Unicorno a Vinci, in programma proprio domenica prossima. Senza il supporto dei vigili, portarla avanti sarà molto complicato.

"La Polizia Municipale è sotto organico e gli uffici amministrativi – dicono i dirigenti territoriali della sigla sindacale, Luca Mori ed Enrico Maestrelli – sono in difficoltà. Il personale attualmente conta ottantadue operatori tra amministrativi, agenti e ufficiali, a fronte di una pianta organica di centoquattro unità. All’appello mancano ventidue agenti e ufficiali".

Una carenza cronica, quella dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, che non riesce a trovare risposte adeguate. "Nonostante i numerosi incontri con la parte pubblica, e le altrettante numerose promesse e impegni, la situazione non accenna a migliorare. Si dà atto che qualcosa in passato si è mosso – proseguono i sindacalisti – ma di certo non è stato sufficiente per arginare una situazione così grave e che si trascina da anni. Con questi numeri, ancora ridotti a circa la metà per il periodo delle ferie estive e già programmate da marzo, con una età media che supera i cinquant’anni, gli agenti sono spesso chiamati a coprire tre turni". Gli effetti sono devastanti.

"In queste settimane, in concomitanza di alcuni eventi importanti, è stato coperto il pronto intervento per tutti gli undici comuni anche con solo due pattuglie, una per 5-6 comuni in contemporanea. Il Cse-flpl – chiudono Mori e Maestrelli – ha chiesto più volte all’amministrazione un cronoprogramma chiaro su come e quando si risolveranno problemi che si trascinano da anni. Non possiamo più accettare promesse, perché sono dieci anni che la politica promette e non mantiene. Per questo, nonostante i tentativi di dialogo naufragati, ai quali non ci siamo mai sottratti e mai ci sottrarremo, ci vediamo costretti alla proclamazione di una giornata di sciopero e continueremo fino a quando la politica non si assumerà le proprie responsabilità e inizierà a trovare soluzioni a questi problemi".