
La città si prepara al primo appuntamento dell’estate 2025 della rassegna «Opera in piazza» con musica di grande qualità
L’attesa è finita. Stasera piazza Farinata degli Uberti si veste a festa per diventare teatro e ospitare il primo appuntamento dell’estate 2025 dell’"Opera in piazza". Alle 21, sul sagrato della Collegiata di Sant’Andrea andrà in scena "Il cappello di paglia di Firenze", farsa musicale in quattro atti e cinque quadri, tratta dalla commedia "Un chapeau de paille d’Italie" di Eugène Labiche e Marc Michel, su libretto di Ernesta Rinaldi e Nino Rota, madre e figlio, musicato dallo stesso Nino Rota. Una coproduzione nel segno della qualità: ad eseguire le musiche dell’edizione empolese saranno infatti l’orchestra Ferruccio Busoni di Empoli e Il Contrappunto, con la direzione Massimiliano Caldi.
I cori saranno eseguiti dal laboratorio corale del Centro Busoni, diretto da Stefano Boddi, una concreta opportunità di formazione musicale per appassionati e giovani professionisti che avranno l’occasione di salire su un vero palcoscenico, in costume, per prendere parte a una produzione operistica. A completamento della messinscena, la regia di Franco Spina, le luci a cura di Gianni Pollini, light designer fra i più apprezzati a livello nazionale e internazionale, e i costumi realizzati da "Il Chiacchierino Costumi". Cultura ma anche solidarietà.
Come da tradizione, infatti, nel corso della serata sarà presente anche un punto ristoro gestito dall’associazione Noi da grandi onlus, nata dalla volontà di genitori di ragazze e ragazzi con disabilità di potenziare l’autonomia dei propri figli e pensare a un futuro per loro sempre più indipendente. Chi è ancora in cerca del biglietto potrà acquistarlo direttamente al box collocato all’ingresso della piazza da Canto Ghibellino (per tutte le informazioni rivolgersi al numero 0571711122). Il cartellone si concluderà venerdì 25 luglio con "Cavalleria rusticana" di Pietro Mascagni. "Opera in piazza" gode del contributo del Comune di Empoli, della Città Metropolitana di Firenze ed è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Cr Firenze.