REDAZIONE EMPOLI

Ogni giorno due sfratti. Crescono le richieste d’aiuto: "Servono azioni strutturali"

La nuova impennata dei prezzi e gli affitti alle stelle fanno tremare tanti inquilini. Il Sunia lancia l’allarme: "I dati preoccupano. E gli interventi-tampone non bastano più".

Ogni giorno due sfratti. Crescono le richieste d’aiuto: "Servono azioni strutturali"

Ogni giorno nell’Empolese Valdelsa due famiglie perdono la casa e si ritrovano dall’oggi al domani senza un tetto sicuro sopra la testa. Sì, il dato fa strabuzzare gli occhi: 60 sfratti al mese. Erano 50 ogni 30 giorni fino a gennaio, adesso una nuova impennata che sta facendo tremare tante famiglie. "Non sono i numeri di Firenze, dove si viaggia a una media di 160 sfratti al mese – spiega Andrea Donato, referente dell’Empolese Valdelsa per il Sunia, il sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari –, ma il dato anche qui continua ad aumentare e fa comunque riflettere se rapportato alla popolazione degli undici Comuni".

I motivi? Per prima cosa i prezzi degli affitti, schizzati alle stelle. "Non si tratta solo di inquilini morosi – riprende Donato –, ma anche e soprattutto di chi non riesce più a sostenere gli aumenti dei canoni". A cui si somma il costo dell’abitare cresciuto a dismisura considerando anche le bollette, le utenze domestiche, le spese quotidiane. "Si parla di un aumento pari al 1520 per cento rispetto al 2018", spiega l’esperto. Così negli ultimi anni è iniziata la fuga dalle grandi città per trasferirsi altrove. "I comuni più vicini a Firenze come Sesto Fiorentino o Scandicci sono stati travolti da un’ondata di inquilini in cerca di una sistemazione più economica – racconta il referente del Sunia –, ma questo ha influito sul mercato e ora il fenomeno si sta allargando con forza anche all’Empolese, dove stiamo registrando uno spostamento massiccio". E di conseguenza si moltiplicano anche le richieste d’aiuto: "È aumentata molto la pressione sugli uffici – continua Donato –, da questo punto di vista l’Empolese Valdelsa è stato tra i primi a creare un’agenzia sociale per la casa, in modo da tamponare l’emergenza. Ma senza un intervento strutturale che coinvolga tutta la provincia sarà complicato risolvere il problema". Le prospettive sono pessime. "Gli ultimi dati del ministero ci dicono che Firenze è tra le città più critiche a livello nazionale e il fenomeno si ripercuote inevitabilmente anche sul nostro territorio. Entro fine anno è atteso il nuovo bando per gli alloggi popolari ma il governo ha tagliato il fondo affitti e l’Unione ha dovuto fare uno sforzo autonomo per trovare una soluzione. Ripeto: siamo di fronte a un’emergenza e non si possono più fare interventi tampone. Serve un’azione strutturale".

Alessandro Pistolesi