Nuova Casa di comunità: "Più servizi per alleggerire anche il pronto soccorso"

Investimento da due milioni di euro per potenziare il presidio di Centofiori. All’apertura dei lavori c’era il governatore Giani: "Ecco la sanità del futuro".

Nuova Casa di comunità: "Più servizi per alleggerire anche il pronto soccorso"

Nuova Casa di comunità: "Più servizi per alleggerire anche il pronto soccorso"

Dopo la recente consegna degli appartamenti dedicati a persone senza fissa dimora, in località Torre, e dopo l’inaugurazione della farmacia comunale 3 di Empoli a Villanuova, un altro tassello importante a supporto della comunità dove la funzione sociale sposa quella sanitaria. Era in programma di mandato già dal 2014 e ora, sul filo di lana, alla scadenza delle cariche amministrative, i lavori per la nuova Casa di Comunità Spoke di Montelupo Fiorentino sono stati avviati. La posa della prima pietra ieri, nell’edificio di viale Centofiori, rappresenta un passo cruciale "perché – come ha fatto notare Alessio Spinelli presidente Società della Salute zona Empolese Valdarno Valdelsa – inaugurare l’avvio di un’opera oggi conta più di festeggiarne la chiusura. Per gli amministratori è davvero complesso far partire un cantiere, tra burocrazia e reperimento fondi".

In questo caso si parla di due milioni di euro totali, di cui un milione e 236 mila 560 euro arriva dal Pnrr, 513 mila 440 euro dal fondo complementare regionale e 250 mila euro da quello delle opere indifferibili. Tra calcinacci e mattoni, l’operazione potrà dirsi conclusa in 18 mesi. Obiettivo, riqualificare dal punto di vista funzionale l’attuale presidio socio sanitario dove sorgerà, appunto, la futura Casa di comunità Spoke. Il cantiere andrà avanti a scaglioni, per step, e non prevede interruzioni dei servizi. L’edificio è costituito da tre piani fuori terra e da un piano interrato per una superficie complessiva di 1.200 metri quadrati. Al piano interrato saranno collocati i depositi e gli archivi, al piano terra le attività amministrative di presidio, il punto prelievi e gli ambulatori infermieristici. Al piano primo, otto ambulatori di medici di medicina generale mentre al secondo piano ci saranno gli ambulatori dei pediatri e delle attività specialistiche. Troveranno spazio anche i Servizi Sociali. Previsto anche il rifacimento completo degli impianti, degli infissi e la realizzazione di scala di emergenza esterna. La facciata principale, lato viale Centofiori, sarà dotata di un ingresso nuovo in metallo e vetro. Al sopralluogo, anche Eugenio Giani.

"Le Case di comunità sono lo snodo imprescindibile di un’assistenza sanitaria che vuole offrire servizi in maniera diffusa sul territorio – ha sottolineato il presidente della Toscana – Puntiamo alla riduzione degli accessi a pronto soccorso con questi nuovi presidi intermedi. Creiamo un meccanismo di pronto intervento rapido, dove i codici minori (piccole medicazioni) possa trovare risposta. Un salto di qualità". "Per creare un sistema alternativo ai Pronto Soccorso – ha aggiunto Valerio Mari, Direttore generale Asl Toscana centro – abbiamo bisogno di lavorare in rete. Sono fondamentali la collaborazione della medicina generale, della pediatria di famiglia e la dotazione di una diagnostica". La prossima sfida è quella della "sostenibilità del sistema sanitario – secondo il presidente Terza Commissione Sanità, Enrico Sostegni – I cittadini sul territorio troveranno una risposta vera".

"L’edificio – ha concluso il sindaco Paolo Masetti – è stato realizzato negli anni ’90 e ora necessita di una revisione sulla base delle esigenze dei medici, ma anche del cittadino che ha bisogno di muoversi in uno spazio dove non si senta costretto. L’ingresso, stretto, affacciava su una Montelupo diversa, basti pensare che viale Centofiori non esisteva ancora. Questi lavori garantiranno respiro".

Ylenia Cecchetti