REDAZIONE EMPOLI

No alla degustazione di vini israeliani: "Evento annullato, con sofferenza"

La degustazione dedicata ai vini israeliani, nell’ambito della prossima edizione della Mostra del Chianti, è stata annullata. Lo ha fatto...

La degustazione dedicata ai vini israeliani, nell’ambito della prossima edizione della Mostra del Chianti, è stata annullata. Lo ha fatto sapere il Comune, alla luce dell’appello all’annullamento rivolto al sindaco Alessio Mugnaini anche attraverso i social e la dura replica di Kishore Bombaci, presidente dell’Associazione Amici di Israele. Mugnaini ha parlato di "decisione sofferta", presa però per evitare che un singolo evento possa essere percepito come divisivo o politicamente schierato.

"La Mostra del Chianti celebra la tradizione vitivinicola di Montespertoli e promuove i valori di condivisione. Per questo vedere arrivare da fuori Montespertoli messaggi intrisi di odio mi ha fatto male come rappresentante di una comunità che ha sempre fatto della sua festa un motivo di incontro e orgoglio – ha detto – è inutile parlare di costruire ponti se poi chi ne parla è promotore di esclusione. Anche la comunicazione va disarmata da ogni odio, razzismo, antisemitismo. Montespertoli non si presta a chi vuole rovinarne la reputazione".

Mugnaini non chiude del tutto la porta all’iniziativa, auspicandone in futuro una riprogrammazione in tempi migliori. "Riconosciamo che, in questo contesto internazionale tanto delicato quanto doloroso, anche iniziative nate in tempi diversi e con finalità esclusivamente culturali e di scambio, come quella dedicata ai vini del deserto di Ramat HaNegev, possano assumere, loro malgrado, connotazioni politiche o essere percepite come prese di posizione rispetto a conflitti ancora drammaticamente aperti – ha aggiunto – la Mostra è da sempre uno spazio di incontro, dialogo e valorizzazione delle culture enogastronomiche. Per questo motivo, abbiamo deciso di sospendere l’evento. Una scelta sofferta ma necessaria".

Il primo cittadino ha quindi chiuso con un messaggio solidale. "Vogliamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza a tutte le popolazioni colpite da guerre, ingiustizie e violenze nel mondo. Anche alla popolazione palestinese travolta da una crisi umanitaria che ogni giorno impone costi insopportabili in termini di vite umane, diritti e dignità – ha concluso – così come ai civili israeliani vittime del terrorismo e coloro ancora tenuti in ostaggio a Gaza. Crediamo che la cultura, come anche il vino, possano e essere strumenti di relazione, conoscenza e riconoscimento reciproco. Ma oggi, con responsabilità e consapevolezza, riconosciamo che questa decisione deve essere presa soprattutto nell’interesse della Mostra del Chianti, delle aziende agricole e delle associazioni che vi partecipano e per evitare strumentalizzazioni di chi nasconde altri intenti dietro alle dichiarazioni di pace".