
di Tommaso Carmignani
Ti immagini piazza Guido Guerra e la prima cosa che viene in mente, manco a dirlo, si chiama Palazzo delle Esposizioni. Perché per ogni empolese che si rispetti, quello è principalmente il luogo in cui si svolgono gli eventi al chiuso. L’altro aspetto che la caratterizza sono sicuramente i parcheggi, liberi da un lato e a pagamento dall’altro, ma certamente si parla di una delle porte d’accesso, forse la principale, al centro storico.
Per molti, specialmente in passato, il cosiddetto ‘Giro d’Empoli’ cominciava da lì. In passato, piazza Guido Guerra e il suo Palaexpo sono stati però anche e soprattutto la sede della Festa dell’Unità, quando ancora c’era ed era uno degli appuntamenti più attesi dell’estate empolese. Ricchissima di stand e frequentatissima da persone di tutte le età, per anni, forse decenni, ha caratterizzato le settimane dalla fine di maggio alla fine di giugno, trasformando la piazza nel cuore pulsante della città. Nella zona dove adesso si trova il parcheggio gratuito, quella che si affaccia su viale Petrarca, trovavano posto il ristorante e la pizzeria, mentre alle spalle del palazzetto c’erano gli stand e il palco dei comizi. I giovani sotto i 20 anni probabilmente l’hanno frequentata soltanto da bambini, mentre chi comincia ad avere qualche capello bianco in testa l’ha certamente vissuta come il luogo delle prime uscite con gli amici.
Da quando la Festa dell’Unità ha perso la sua attrattiva ed ha abbandonato il centro, piazza Guido Guerra ha cominciato ad identificarsi quasi soltanto nel Palazzo delle Esposizioni. Da una ventina d’anni, tra i progetti delle varie amministrazioni c’è sempre stato quello di un restyling completo che regalasse finalmente alla città di Empoli un centro congressi, con struttura ricetiva, albergo per capirsi, dove organizzare eventi e manifestazioni di alto livello superiore, ma al momento proprio grazie all’edificio la piazza resta vivace.
E’ sia un luogo di passaggio (grazie ai parcheggi gratuiti da cui si può facilmente raggiungere il centro) che di sosta, perché le attività commerciali lungo il perimetro sono comunque tante e piuttosto vitali. Ci sono anche alcuni servizi (come il punto Acque Spa) e un paio di locali aperti fino a tardi che contribuiscono alla sua fruibilità, anche se da qualche anno uno dei luoghi simbolo di piazza Guido Guerra, cioè il chiosco centrale davanti al Palazzetto delle Esposizioni, risulta chiuso. L’amministrazione comunale ha promesso presto un bando per la sua riapertura, visto che si tratta di una struttura di proprietà comunale. In ogni caso, in linea di massima, il giudizio sulla piazza è positivo.
Come detto, siamo lontani dai fasti del passato, ma questo è un discorso che vale un po’ per tutto il centro storico, fatto sta che a livello di criticità non si segnalano particolari problemi. L’area è anche attraversata dalla pista ciclabile che collega Empoli a Sovigliana e non ha particolari angoli degradati, sebbene il parcheggio gratuito viva da anni in preda al fenomeno dei parcheggiatori abusivi. In fin dei conti non fanno male a nessuno, ma per qualcuno possono risultare una presenza fastidiosa.
Per rinascere definitivamente, piazza Guido Guerra avrebbe bisogno di un nuovo Palazzo, una struttura moderna e funzionale di cui tutta la città possa beneficiare. In qualche cassetto ci sono anche dei progetti, vedremo se nei prossimi anni qualcuno riuscirà a trovare il tempo e soprattutto le risorse per trasformare i sogni in realtà.