REDAZIONE EMPOLI

Morì durante controllo di polizia, gli avvocati della famiglia ricusano il medico legale

La richiesta al gip perché il perito nominato è stato consulente di parte dei carabinieri assolti in Cassazione per la morte di Riccardo Magherini,

L'intervento dei sanitari del 118 (Germogli)

Empoli (Firenze), 15 ottobre 2020 - I legali dei familiari di Arafet Arfaoui, il 31enne tunisino morto il 16 gennaio 2019 durante un controllo di polizia a Empoli (Firenze), hanno chiesto al gip di Firenze Gianluca Mancuso di ricusare il medico legale nominato per l'esecuzione della perizia sulle cause della decesso. La richiesta, spiega l'avvocato Giovanni Conticelli, è stata avanzata «per gravi ragioni di convenienza», dal momento che il perito nominato ha svolto il ruolo di consulente di parte dei carabinieri finiti a processo, e poi assolti in Cassazione, per la morte di Riccardo Magherini, il 40enne morto nel 2014 durante un un intervento dei militari a Firenze.

Inoltre, nel procedimento relativo a Magherini, fa notare sempre Conticelli, il consulente era stato nominato dal legale dei militari, avvocato Francesco Maresca, che assiste anche due dei cinque poliziotti indagati per la morte di Arfaoui. Il gip si è riservato la decisione, che sarà comunicata nei prossimo giorni. In seconda istanza, l'avvocato Conticelli, che assiste i familiari del tunisino insieme al collega Gianluca Vitale, ha chiesto al giudice di procedere comunque alla sostituzione d'ufficio del consulente per motivi di opportunità, anche se non venissero riscontrati gli estremi di legge per una ricusazione formale. La perizia è stata disposta dal gip per stabilire se la posizione in cui i poliziotti hanno tenuto a terra l'uomo, per circa 15 minuti, prono e con la mani legate, possa aver provocato la morte per asfissia.