
Missione: rallentare. Zone 30 a piccoli passi. Ecco la mappa dei limiti. Al vaglio altre aree
EMPOLESE VALDELSA
Tutti d’accordo nel rallentare in città, ma quando si parla di Zone 30 il dibattito è aperto. Basti vedere le polemiche che tengono banco in questi ultimi giorni dopo il botta e risposta tra il ministro alle infrastrutture Matteo Salvini e il sindaco di Bologna Matteo Lepore che ha deciso di adottare il limite di velocità di 30 km/h su tutto il territorio cittadino con l’eccezione delle strade principali. Anche dai noi il tema di una città più slow è in agenda.
Lo è sicuramente nel programma del candidato sindaco Pd a Empoli, Alessio Mantellassi, che nella sua prima uscita pubblica in occasione della presentazione della sua candidatura alla casa del popolo di Ponte a Elsa ha parlato di una nuova visione della città avanzando, tra le varie proposte, "una città amica dei pedoni con le Zone 30 nei centri abitati di frazione e non solo, e zone esclusivamente pedonali". Empoli, al momento, ha la sua unica Zona 30 tra i quartieri di Cascine e Carraia. Un’area dove la mobilità dolce, ciclopedonale, è messa in primo piano e tutelata rispetto a quella dei mezzi a motore. La rivoluzione è iniziata poco più di tre anni fa prevedendo tre ‘portali’ di ingresso: in via IV Novembre, in via Meucci e fra via Vico e via Bartoloni. Al suo interno le auto devono circolare a una velocità non superiore ai 30 chilometri orari, e via Meucci e via IV Novembre sono diventate tutte a senso unico. Anche Cerreto Guidi ha già collaudato la sua Zona 30. È stata attivata un paio di anni fa in via Soldaini, tra località Le Buche e via Filicaia all’altezza della rotatoria all’intersezione fra la Sp 11 Pisana per Fucecchio e la Sp 112 della Motta. L’amministrazione comunale ha deciso di abbassare il limite massimo di velocità a 30 chilometri orari per permettere una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni in quest’area dove negli ultimi anni sono arrivate ad abitare numerose famiglie e, di conseguenza, è cresciuto anche il traffico. A Capraia e Limite il comune aveva provato a mitigare la corsa di auto e mezzi pesanti davanti alle scuole (a Limite) e in centro (a Capraia) installando dei dossi artificiali, ma li ha dovuti togliere perché il continuo sormontamento provocava forti vibrazioni nelle case vicine al rallentatore artificiale. "In alcune abitazioni – spiega il sindaco Alessandro Giunti – si sono verificate delle crepe nei muri. Considerato il rischio siamo stati costretti a rimuovere i dossi".
In Valdelsa anche Montespertoli ha optato per le Zone 30 col fine di aumentare il livello di sicurezza stradale. È sotto attenzione la quota di incidenti: l’ultimo risale a domenica scorsa in cui sono rimasti feriti per fortuna lievemente quattro giovani sulla strada della Romita. Quest’ultimo sinistro non è avvenuto su strade locali o urbane, però va ad aggiungersi a quel numero di episodi che si cerca, in generale, di abbassare. Va dunque in questa direzione la scelta del sindaco Alessio Mugnaini di attivare Zone 30 in via Trieste, nel tratto compreso tra via Martini e piazza Machiavelli (in centro), e in via di Montelupo nel tratto urbano (nella parte nord del paese). Altri provvedimenti analoghi a breve riguarderanno, nell’ordine: via Taddeini, via Amedeo Bassi, viale Risorgimento. Poi ci si sposterà nelle frazioni con altri limiti a 30 km orari: Lucardo (la parte di paese lungo la strada per Certaldo), Montegufoni (adiacente la Sp 4 Volterrana), Vicchio, Bignola. A Certaldo, lungo l’asse viario urbano del centro basso vige il limite di 30 km orari, asse urbano che oltretutto è in fase di revisione per via dei grandi lavori di riassetto. La Zona 30 vide la luce con il via libera al piano urbano della mobilità sostenibile cinque anni fa, per dare una soluzione anche al nodo congestionato delle vie de Amicis e Lenzoni. Se il traffico di attraversamento utilizza la variante 429, è comunque ancora sostenuto quello inerente spostamenti strettamente locali.
Andrea Ciappi
Irene Puccioni