IRENE PUCCIONI
Cronaca

Minacciata e picchiata dall’ex marito

L’appello disperato: «Mi perseguita da anni, temo per la mia vita»

Minacciata e picchiata dall'ex marito

Empoli, 13 febbraio 2015 - "Per San Valentino salgo su a farti un bel regalo". Non è promessa d’amore, ma una minaccia di vendetta, per non dire di morte. A riceverla è una donna, madre di due figli, vittima del suo ex marito che non vuole rassegnarsi alla fine del loro matrimonio. Lei è una dipendente pubblica originaria della provincia di Caserta, stabilitasi a Empoli da sei anni. Da due anni è tenuta sotto scacco dal suo ex marito che l’ha già aggredita fisicamente più di una volta, umiliata e minacciata.

«L’ho denunciato sei volte – racconta la donna con tutta la disperazione che ha dentro – ma i miei appelli alla Procura sembrano caduti nel vuoto. Nessun provvedimento è stato adottato per tenere il mio ex marito lontano da me e dai miei figli. Sono terrorizzata. Non voglio finire sul giornale da morta come purtroppo è accaduto a tante donne, di cui spesso si trova scritto ‘...eppure lo aveva anche denunciato’. Voglio che quell’uomo venga fermato. Vorrei che la giustizia arrivasse in maniera sollecita ad evitare il peggio e non dopo a condannare. Per questo ho deciso di raccontare la mia storia. I carabinieri sono informati e mi sono vicini, ma io temo per la mia vita».

Il matrimonio di Rosa (non è il suo vero nome) va in frantumi nel Natale 2013, quando scopre che l’uomo della sua vita, dopo 20 anni di matrimonio, l’aveva tradita. La nuova donna, di 16 anni più giovane, entra in scena quando l’uomo, autotrasportatore, scende di nuovo in Campania a cercare lavoro. Rosa, il marito e i due figli si sono trasferiti a Empoli perché lei qui ha trovato un lavoro fisso. Anche il marito in Toscana riesce a trovare lavoro. Per tutti inizia una nuova vita. I figli vanno a scuola, si fanno nuovi amici e oggi sono due adolescenti. A causa della crisi, però, il marito perde il lavoro. L’unica possibilità per ripartire è provare a riallacciare i vecchi contatti al Sud. I viaggi dalla Toscana verso la Campania si intensificano. Anche perché – scoprirà poi Rosa – ad aspettare l’uomo c’era un’altra. Scoperta la relazione clandestina, Rosa allontana il marito. Lui le chiede perdono ma non è sincero, perché l’amante in realtà non è ancora uscita dalla sua vita: i due continuano periodicamente a vedersi. Rosa lo sa e prende una decisione: vuole il divorzio. Lui sulle prima accetta, esce di casa e torna in Campania poi ci ripensa. Iniziano furibonde discussioni in cui vengono tirati in ballo i figli, i soldi, la casa.

Ma soprattutto alla base di ogni lite c’è il fatto che l’uomo non si rassegna alla perdita della moglie, e nei momenti di massima tensione si trasforma in un aguzzino con un unico scopo: distruggere la donna che ora lo rifiuta. «Tu una vita non te la rifarai mai perché sei mia», le ha ripetuto pochi giorni fa quando si è presentato a Empoli a riprendersi l’auto. «Mi ha portato via tutto – racconta Rosa – Si è impossessato anche del mio telefonino e attraverso la rubrica sta tormentando tutti i miei amici». Minacce, liti ma anche botte. «L’ultima volta mi è saltato al collo, voleva strangolarmi. Mi ha tirato anche alcuni calci alla pancia e sono finita al pronto soccorso».

La vita di Rosa ormai è un incubo: perseguitata, intimorita e umiliata «come quando quella volta in cui ero scesa al mio paese di origine e lui mi vide entrare in un negozio: mi raggiunse, mi afferrò la testa e me la sbattè sul bancone. Pensavo mi volesse uccidere e per la paura mi feci la pipì addosso, davanti a tutti».