GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

“Mercantia“, finale senza il botto. Finanziamenti statali congelati

Oltre 20mila visitatori nel 2025, ma il rischio che il festival perda il contributo del ministero fa scoppiare la polemica politica

Oltre 20mila visitatori nel 2025, ma il rischio che il festival perda il contributo del ministero fa scoppiare la polemica politica

Oltre 20mila visitatori nel 2025, ma il rischio che il festival perda il contributo del ministero fa scoppiare la polemica politica

L‘edizione 2025 di Mercantia, terminata due giorni fa, ha fatto registrare oltre 20mila visitatori, nell’arco dei cinque giorni della manifestazione che ha visto esibirsi 120 artisti da tutto il mondo e più di 40 compagnie teatrali. Eppure, il Festival è già diventato argomento di scontro politico: il "pomo della discordia" è rappresentato dal rischio ad oggi concreto che il Festival perda il contributo economico del Ministero della Cultura per i prossimi anni: le opposizioni non hanno lesinato attacchi alla giunta Campatelli. Andiamo con ordine: la trentasettesima edizione del Festival del quarto teatro diretto da Alessandro Gigli, che ha visto omaggi visivi e poetici a Giovanni Boccaccio (nel seicentocinquantesimo anniversario dalla morte del poeta) e a Pier Paolo Pasolini, è stata giudicata positivamente dall’amministrazione, con l’assessore alla cultura Clara Conforti che ha parlato di "un’ottima affluenza di pubblico, visitatori e cittadini che hanno dimostrato grande apprezzamento". Ciononostante, ad oggi c’è il rischio che per le prossime edizioni, Mercantia perda le risorse stanziate dal Ministero della Cultura: il progetto figura al momento nell’elenco del Ministero relativo alle istanze "respinte per carenza di qualità artistica", come fatto notare dal consigliere di Più Certaldo Pardo Cellini.

"Bisogna giustificare lo stanziamento delle risorse per un festival che, complice la cecità di chi amministra questo territorio, è calato negli anni – hanno attaccato gli esponenti della Lega Eliseo Palazzo e Damiano Baldini – Certaldo, purtroppo, non riesce a fare un grosso passo in avanti oramai da anni e se riscontra difficoltà nel reperire risorse economiche non è dovuto certo ad un’ostilità del Ministero, quanto a un modus operandi che è datato e lontano. Stessa cosa dicasi per il Centenario del Boccaccio, rimasto escluso per questioni meramente tecniche". La criticità alla base del "no" del Ministero riguarderebbe però un errore procedurale alla luce della nuova normativa in materia: il Comune avrebbe inviato l’istanza per accedere al fondo ministeriale relativo al Teatro come già fatto in passato con esito positivo. Stavolta però, il Ministero ha invitato l’ente ad inoltrare la domanda al fondo per il Teatro di strada. E ha quindi "congelato" l’erogazione del contributo economico. "La commissione, tenuto conto delle caratteristiche del progetto, ritiene all’unanimità che il Comune di Certaldo possa presentare domanda a titolo diverso da quello richiesto nel settore "Festival e rassegne di teatro di strada"". "Occorre tenere presente come in generale, il ministero della Cultura abbia attuato una "stretta", in tema di erogazione di fondi – ha aggiunto Giuseppe Romano, dirigente provinciale di Forza Italia – basti pensare che il ministro Giuli in occasione della introduzione del nuovo decreto sulla Legge Cinema, ha dichiarato che il governo sta intervenendo per garantire che ogni euro destinato al sostegno del cinema italiano sia realmente utilizzato per produrre cultura, lavoro e valore, senza sprechi. Queste affermazioni sono l’unico parametro da considerare per ottenere l’accesso di stanziamenti di denaro pubblico".

Sulla questione è infine intervenuto il sindaco Giovanni Campatelli, il quale ha assicurato come il Comune abbia già provveduto ad inoltrare l’istanza al nuovo indirizzo. "Abbiamo già provveduto ad inviare nuovamente la domanda secondo procedura e modalità indicate – ha confermato il primo cittadino, dicendosi fiducioso – tenendo conto dei riscontri ottenuti dal Ministero, non abbiamo modo di ritenere che il contributo non possa essere erogato. Sulla presunta "carenza di qualità" di Mercantia non ho bisogno di commentare: penso che i numeri fatti registrare nell’ultima edizione siano già sufficienti a dare una risposta esaustiva".

Giovanni Fiorentino