Dopo la missione romana di Stefano Massini a colloquio con il Sottosegretario di Stato alla Cultura, Gianmarco Mazzi, ieri è stata la sindaca Sara Funaro ad andare al Mic per un confronto con il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Un incontro – che si è svolto in un "buon clima" – necessario per "tutelare la nostra città, il prestigio e la storia del nostro Teatro" parole che Funaro, presidente della Fondazione Teatro della Toscana, in questi giorni ha ripetuto più volte visto il declassamento da teatro di rilevanza nazionale a teatro della città. Lo scorso 30 giugno, infatti, sono stati resi pubblici i verbali della Commissione consultiva per il teatro del Mic e la Pergola (insieme alle sale di Rifredi e di Pontedera che fanno parte del Teatro della Toscana) è stata ’bocciata’ (con tanto di dimissioni di tre membri su sette della Commissione, in disaccordo con tale scelta). "Abbiamo fatto il punto della situazione – commenta Funaro al ritorno da Roma – e abbiamo condiviso l’importanza del Teatro della Toscana e del lavoro che sta portando avanti il direttore artistico Stefano Massini". Ma né Firenze, né Roma possono permettersi una Pergola in ’Serie B’. Lo stesso ministro, anche in Parlamento, aveva parlato di un’istituzione che "è e deve restare un vanto nazionale".
"Ho condiviso con il ministro Giuli il percorso che abbiamo delineato con il Cda del Teatro – spiega ancora Funaro – che prevede la presentazione dell’istanza del riesame, con l’auspicio che ci sia un’audizione del direttore artistico Massini. Ovviamente, ci riserveremo eventuali azioni legali a tutela del teatro se il riesame non dovesse avere esito positivo". E già nella giornata di oggi partirà il faldone per la domanda di riesame. In quell’occasione, con tutta probabilità, la commissione – che può continuare a fare il lavoro anche con quattro membri – ascolterà in audizione anche Massini. Ma non solo: come atto dovuto, la Fondazione presenterà la domanda per accedere ai finanziamenti come teatro della città. "L’intenzione è quella di tenere un canale aperto con il ministro per la tutela del Teatro della Toscana, della sua storia, del suo valore e dei suoi lavoratori" conclude la sindaca.
B.B.