
Il taglio del nastro
Fucecchio, 3 ottobre 2021 - "Sarò impopolare. Ma vorrei che questa mensa durasse il meno possibile. Che fosse una soluzione tampone ad un’emergenza destinata a finire. L’inaugurazione di un servizio del genere non è un bel segno. E’ solidarietà umana, vero. Ma al tempo stesso è un segnale drammatico per l’umanità".
Ha parlato così l’arciprete della Collegiata di Fucecchio, Don Andrea Pio Cristiani, poco prima di benedire i locali della nuova mensa dei poveri e dei bisognosi che ha aperto i battenti ieri mattina in via Checchi 40 a Fucecchio. Prima del taglio del nastro, un intervento accorato e sentito, quello del parroco, che ha sottolineato la difficoltà del momento che stiamo vivendo.
"Sono prete da 50 anni – ha proseguito Don Andrea – E mi piange il cuore. Non ho mai visto così tanta gente bussare alla porta per chiedere un piattino di minestra. Quindi, da una parte gioisco per l’importante obiettivo raggiunto. Ma dall’altra, spero che questa inaugurazione funga da stimolo per la politica nazionale. Perchè non ci sia la vergogna delle povertà".
Inutile nascondersi dietro ad un dito. L’attivazione di un servizio che non c’era ha il sapore del fallimento, "dal punto di vista sociale – ha affermato il parroco – umano, statale e politico. Ci fa vedere quanta gente che magari ha perso il lavoro, oggi non goda di sostegno, sussidi, pensioni. Non posso chiedere a Dio che questa mensa duri per sempre ma che quanto prima sia trasformata in altro servizio culturale, sociale e divertente, meglio se rivolto ai nostri giovani". Se da una parte c’è il rammarico, dall’altra spazio alla soddisfazione per un s ogno che dopo 5 anni di duro lavoro è diventato realtà.
L’idea della mensa nasce dall’Arciconfraternita Misericordia di Fucecchio, grazie alla volontà e all’impegno del Governatore Mario Lupi. "E’ una giornata molto importante, una festa per tutta la città - ha dichiarato Lupi – Grazie al professor Gian Giacomo Mannini Checchi, benefattore fucecchiese che ha donato, tramite i suoi eredi, l’immobile in cui è stato possibile allestire la mensa. Da oggi i locali porteranno il suo nome". All’interno della struttura, appesa all’ingresso anche una targa dedicata a Marina Mulinazzi, vedova di Mannini, che donando l’immobile alla Misericordia ha portato avanti le volontà del marito. Dopo il taglio del nastro e la benedizione dei locali, la cerimonia (a cui ha partecipato anche il sindaco Alessio Spinelli) si è spostata nel vicino Teatro Pacini in piazza Montanelli.
Ylenia Cecchetti