Empoli, il mercato dimezzato dalla tempesta. "Zero aiuti, in tanti non ripartono"

A poco più di due settimane dai danni del maltempo mancano 15 banchi: "Riparazioni troppo costose"

Empoli, 5 settembre 2022 - "Ci siamo anche noi. Con i nostri danni, con i nostri problemi". A poco più di due settimane dal downburst che ha messo in ginocchio mezza Toscana, spazzando via anche i banchi del mercato dell’empolese, nulla si è mosso. "Stiamo cercando di ottenere aiuti. L’appello immediato, lanciato il 18 agosto, affinché la regione istituisse un fondo per aiutare la categoria, al momento è caduto nel vuoto. Gli ambulanti più colpiti aspettano un risarcimento, ma ad oggi da parte delle istituzioni locali e regionali tutto tace".

Alessio Pestelli, presidente Assidea si fa portavoce di una situazione che ancora non è tornata alla normalità. "Le imprese che non si sono viste giovedì scorso al mercato di Empoli - dice l’ambulante - non erano sicuramente in ferie. Ma impossibilitate a lavorare a causa dei danni provocati dal maltempo di Ferragosto". Sono almeno 15 gli operatori non ancora in condizione di tornare a lavoro: i danni subiti alle strutture e all’attrezzatura non sono stati riparati per diversi motivi. "La tromba d’aria si è verificata in una settimana particolare, molte ditte di fiducia addette alla riparazione delle tensostrutture erano in ferie e sono rientrate di corsa al lavoro per cercare di agevolare la categoria. Ma si parla di due tende aggiustate al giorno".

La richiesta per questo tipo di interventi infatti è stata altissima e proveniente dagli ambulanti di tutta la regione. "Sono centinaia e centinaia le strutture che a oggi aspettano di essere sistemate". Ogni ditta riparatrice ha una lista di attesa che arriva anche a 70 clienti. E i tempi, inevitabilmente, si allungano". Un 3% è riuscito a tornare al banco nel giro di una settimana, gli altri si organizzano come possono. "Qualcuno è stato costretto a smontare la propria copertura affidandosi al meteo, e se piove? Resta chiuso". Anche l’empolese Luca Taddeini, presidente Anva Confesercenti Firenze traccia il quadro della situazione. "C’è chi ancora non ha ricominciato, e chi invece giovedì è ripartito con la tenda strappata. In una giornata di pioggia non avrebbe lavorato. E chi ha avuto la fortuna di rientrare tra le prime riparazioni ha speso anche 2mila euro per il ripristino di 3 stecche. Ci stiamo rimboccando le maniche, ma è dura. Veniamo da un periodo disastroso legato alla pandemia, dove anche pochi spiccioli fanno comodo". In attesa di stanziamenti straordinari dalla Regione (per i danni certificati alle strutture e non alla merce), l’auspicio è che qualcosa si muova almeno a livello locale. "Ci sono vari modi per aiutare la nostra categoria - dicono Taddeini e Pestelli - Magari una riduzione sul suolo pubblico nel prossimo periodo da parte del Comune, ci darebbe un sollievo temporaneo".

Ylenia Cecchetti