YLENIA CECCHETTI
Cronaca

L’ordinanza anti-kebab, scatta la proroga estiva

Le attività ’nel mirino’ dovranno chiudere alle 22.30, almeno fino a settembre. La sindaca Barnini: "Provvedimento utile". I negozianti: "Siamo in difficoltà"

La protesta dei negozianti

La protesta dei negozianti

Empoli, 11 maggio 2024 – Serrande giù alle 22.30 per una decina di attività tra minimarket e kebab nelle aree più sensibili della città. L’ordinanza era stata emessa il 2 febbraio scorso, con validità tre mesi e orario di stop però fissato alle 20. Alla scadenza temporale – fissata per il 2 maggio – la notizia che di certo, gli esercenti, non si aspettavano. "Arriva la proroga", dicono. Con qualche elemento di novità, ovvero la concessione di due ore extra.

Dalla chiusura obbligata alle 20, fino al prossimo settembre e quindi per altri quattro mesi, i dieci esercizi pubblici colpiti dal ditkat imposto dalla sindaca di Empoli Brenda Barnini (minimarket, bar kebab e pizzerie kebab tra piazza Farinata degli Uberti, via Spartaco Lavagnini, via Del Papa, via Marchetti e zona stazione) dovranno interrompere il servizio alle 22.30.

Una chiusura anticipata che verrebbe riconfermata – stando a quanto appreso dagli stessi gestori – per tutta l’estate. Il coprifuoco dunque, slitta di due ore e mezza con i gestori dei kebab contrariati che si stanno adeguando, modificando proprio in questi giorni l’orario affisso all’ingresso. L’ordinanza di limitazione degli orari aveva animato il dibattito pubblico a livello nazionale balzando addirittura in tv. Una stretta contro il degrado sulla quale a quanto pare non si torna indietro almeno per il momento. È la prima volta che un provvedimento del genere viene applicato in città. Una decisione, quella presa dalla sindaca Barnini, che si inserisce nelle azioni messe in campo dal Comune per contrastare fenomeni di degrado e microcriminalità. Muhammad Suleman lavora da sei anni al Kebab ’La stazione’ di viale Palestro.

"Chiudere presto per tutta l’estate significa perdere gli incassi di una stagione importante – commenta –. La perdita del giro di affari era già al 60% ed ora è destinata a crescere. Per non avere problemi noi rispettiamo l’orario, ma se sgarriamo di qualche minuto c’è subito chi ci invita a chiudere. Siamo controllati. Eppure le spaccate continuano. Dov’è la sicurezza? Non dipende esclusivamente da noi che non abbiamo colpa per la presenza di malintenzionati in zona".

Cosa succederà dopo settembre? Se lo chiedono anche alla Pizzeria da Angelo Kebab, poco distante. "La zona è frequentata. Abbiamo tanta gente che vorrebbe essere servita per cena e che magari si sposta al pub o nei locali ai quali è permesso di restare aperti. È ingiusto. È un danno per noi non poter lavorare se la clientela c’è".

E poi, sottolineano gli esercenti, "meno incassi si traduce in stipendio minore per noi che paghiamo le tasse e abbiamo famiglie da mantenere. Abbiamo chiesto un incontro con l’ amministrazione comunale. Ci auguriamo di essere ascoltati. In fondo, ci basterebbe estendere l’apertura alla mezzanotte".

La cosiddetta ordinanza anti-kebab, seppur rivisitata, insomma, non finisce qui. "Le ordinanze sono state prorogate su indicazione della Prefettura, visto che hanno contribuito a mitigare alcune situazioni. Come sempre, piena disponibilità al dialogo e al confronto e, come già successo dopo la prima ordinanza, gli orari potranno essere rivisti anche prima della scadenza compatibilmente con le valutazioni fatte dalle forze dell’ordine e dalla polizia municipale", commenta la sindaca Brenda Barnini.