REDAZIONE EMPOLI

L’istituto Gonnelli sarà accorpato: "Ma potrà scegliere come...". Famiglie e docenti sotto choc

L’annuncio dalla MetroCittà nel giorno del flash mob di protesta con centinaia di persone. I sindaci pensano già a un possibile ricorso legale: "Hanno preferito privilegiare Firenze".

L’annuncio dalla MetroCittà nel giorno del flash mob di protesta con centinaia di persone. I sindaci pensano già a un possibile ricorso legale: "Hanno preferito privilegiare Firenze".

L’annuncio dalla MetroCittà nel giorno del flash mob di protesta con centinaia di persone. I sindaci pensano già a un possibile ricorso legale: "Hanno preferito privilegiare Firenze".

Una mattinata caratterizzata da un flash mob al quale hanno preso parte oltre duecento persone, per dire “no“ alla soppressione dell’autonomia scolastica del Gonnelli. Ma la doccia fredda è arrivata nel pomeriggio: Beatrice Barbieri, consigliera della Città Metropolitana con delega alla Rete Scolastica, ha annunciato la volontà di proporre l‘accorpamento del plesso scolastico di Gambassi e Montaione, salvando così il liceo Galileo di Firenze. Per una partita che le amministrazioni comunali di Gambassi e Montaione, il corpo docente e le famiglie del Gonnelli vogliono tuttavia giocare fino in fondo, senza rassegnarsi. La giornata di ieri è stata densa di novità e continuerà a far discutere. Perché a poche ore dal flash mob di Poggio all’Aglione, che ha visto i genitori degli scolari dell’istituto Gonnelli, i rappresentanti istituzionali e i rappresentanti delle associazioni disporsi nel parco formando la parola “No“ (scattandosi anche una foto dall’alto con un drone) per ribadire l’autonomia dell’istituto comprensivo, è arrivata una dichiarazione della consigliera Barbieri che sembrerebbe ridurre le speranze.

"L’attuazione del piano di dimensionamento degli istituti scolastici voluto dal governo costringe in base a scelte che non condividiamo ad accorpare le scuole di ogni ordine e grado, con ricadute pesanti sulla qualità dell’insegnamento e con tagli alle mansioni del personale – ha detto la delegata – a malincuore e dopo avere esperito tutte le possibilità per evitare gli accorpamenti che potranno essere rivisti alla luce di iscrizioni e di ripensamenti sollecitati al Governo, si è dovuta compiere una scelta che salvaguarda la possibilità per il Gonnelli di stabilire con chi condividere la dirigenza scolastica". Barbieri ha ribadito la disponibilità della Città Metropolitana ad "un incontro aperto con dirigenti scolastici, sindacati e Conferenze di zona per costruire percorsi condivisi".

Un fulmine a ciel sereno che, com’era facile immaginare, ha già sollevato polemiche che promettono di protrarsi a lungo. Iniziando dalle motivazioni alla base dell’orientamento della Metrocittà: più del criterio relativo alla soglia minima di 600 iscritti (che il Gonnelli soddisfa, diversamente dal Galileo) l’ente sembra intenzionato a considerare maggiormente "la storicità, anzianità, identità e anno di fondazione dell’istituto". E visto che il Galileo risale al XVI secolo, il candidato principale all’accorpamento per l’anno scolastico 2025/26 diventa il Gonnelli. "Promuovere il liceo Galileo di Firenze come un monumento storico è evidentemente una furbata inconcepibile. E’ ovviamente un pretesto per riconoscere l’intoccabilità dell’istituto – ha detto il sindaco di Gambassi Sergio Marzocchi – sacrificare in maniera ingiusta due piccole comunità può sembrare conveniente rispetto all’opinione pubblica della città di Firenze, ma quando le istituzioni, che dovrebbero garantire il rispetto delle leggi e la protezione dei diritti di tutti, sono coinvolte in pratiche ingiuste, si genera sfiducia e disillusione nei confronti del sistema democratico. I cittadini di Gambassi Terme e Montaione si aspettano dalla sindaca della Città Metropolitana di Firenze, dai consiglieri metropolitani, un atteggiamento giusto, equilibrato e razionale nella scelta dell’istituto scolastico da accorpare". Oltre a un criterio di natura demografica, con Firenze che può contare su una maggior densità di studenti per chilometro quadrato rispetto all’Empolese. Ad esprimersi dovrà comunque essere il consiglio metropolitano, come fatto presente anche dalla dirigenza scolastica del Gonnelli.

"Siamo amareggiati. Ancor più dopo il successo della manifestazione di stamani (ieri per chi legge, ndr) – ha spiegato la rappresentante d’istituto Valentina Marzocchi – protestare a Firenze? Valuteremo dopo la riunione di mercoledì prossimo". E gli amministratori comunali delle due realtà non chiudono la porta, in ultima istanza, alla possibilità di ricorrere al Tar. "Una consigliera comunale di Firenze dà per scontato che sia già stato tutto deciso. A me risulta che debba esserci ancora il voto in consiglio metropolitano. Tra l’altro, vorrei sapere a quali conferenze zonali si riferisce. Un’uscita che reputo vergognosa, così come reputerei vergognosa la decisione di accorpare il Gonnelli – ha attaccato il sindaco di Montaione, Paolo Pomponi, mandando poi un messaggio ai consiglieri metropolitani – mi auguro in ogni caso che i consiglieri metropolitani, a prescindere dal colore politico, si rendano conto di questo vero e proprio sopruso da parte di Firenze e si regolino di conseguenza. Perché questa parità di dignità che oggi viene negata a Gambassi e a Montaione, domani potrà essere replicata da Firenze verso altri Comuni". Si profilano, insomma, settimane particolarmente ’calde’.

Giovanni Fiorentino