VALENTINA
Cronaca

"Libro sospeso" Regaliamo ristoro all’anima

Valentina

Conte

Ha ragione il lettore quando ci ricorda che "le notizie non sempre incoraggianti che la cronaca quotidianamente ci passa, fanno ritenere - una volta di più - che, salve le prime necessità, abbiamo tutti un gran bisogno di capire meglio, di riflettere meglio, di ascoltare: in una parola di leggere". Ha ragione perché la lettura apre la mente, fa sognare, riflettere, capire. E se talvolta inquieta, spesso fa sorridere ed evadere.

Siamo figli dello streaming e dei social e abbiamo accantonato i libri, gli unici a mettere in comunicazione società, esistenze, storie. Leggere è impegnativo, si sa. Costringe, a differenza del suono e dell’immagine, a uno sforzo di decifrazione per comprendere e fare proprio ciò che gli altri hanno pensato, trasmesso, comunicato. La lettura ci rende migliori? Sì. Come dice Umberto Galimberti siamo tutti capaci di argomentare, ma non di sentire. La lettura è la vera educazione alla vita dello spirito. La nostra capacità di sentire è rimasta ferma o addirittura si è degradata ad uno stato rudimentale. Leggere rende diversi, più esigenti nel parlare, più fantasiosi, più critici, più sicuri, più competenti. Aumenta la nostra capacità di immaginare destini diversi. Ma i libri costano e l’iniziativa del libro sospeso rappresenta una nuova via per la diffusione della lettura. E allora ecco la nostra proposta ai commercianti e ai cittadini del territorio: organizziamo il "libro sospeso" per coloro che vorrebbero nutrire l’anima, ma non possono permetterselo. È questo il vero spirito del Natale: generosità e ricchezza dell’anima.