"Leggeremo tutti Scurati". I sindaci rompono il silenzio

Spazio al discorso ’censurato’ dalla Rai. "L’antifascismo è un principio"

I sindaci dell’Empolese Valdelsa si riuniscono sotto la bandiera dell’antifascismo e ribadiscono il valore unitario del 25 aprile oltre ogni ‘guerra dei prefissi’. Tante le iniziative per celebrare la Liberazione in tutti gli undici comuni, e alcuni dei sindaci hanno voluto mostrare la loro solidarietà allo scrittore Antonio Scurati raccogliendo l’appello del sindaco di Bergamo Giorgo Gori affinché venga letto il discorso ‘censurato’ dalla Rai. La sindaca di Empoli Brenda Barnini leggerà quel testo per "non chinare la testa di fronte al revisionismo storico e al tentativo di normalizzazione del fascismo nella storia del nostro Paese".

"La Liberazione è la festa di tutti gli antifascisti d’Italia, di destra, di sinistra, di centro", spiega Barnini che poi non le manda a dire al Governo Meloni: "Noi invece abbiamo una Presidente del Consiglio Meloni che non ha mai pronunciato pubblicamente le parole io sono antifascista". Anche a Vinci il sindaco Giuseppe Torchia leggerà il testo di Scurati: "Il 25 aprile è il momento giusto per fare una riflessione sul significato del termine antifascista, perché c’è il rischio che questa parola alla luce di quel che è accaduto a Scurati perda significato. È necessario definire bene cosa sia fascismo in questo paese e cosa ha rappresentato". A Montelupo Fiorentino il testo di Scurati sarà distribuito a tutti i partecipanti della cerimonia organizzata dall’Anpi: "Se non ci fosse stato il 25 Aprile – dice il sindaco Paolo Masetti – non avremmo avuto tanti diritti che diamo per scontati, ma per i quali molti concittadini sono morti. Eppure, c’è chi in modo subdolo prova a stringere le maglie di questi diritti. Quanto accaduto ad Antonio Scurati è sicuramente un campanello di allarme bello forte".

Sulla ‘guerra dei prefissi’ chiosa il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, che ha anche intonato le note di ‘Bella Ciao’ al Sax in un post pubblicato sui suoi profili social: "A-fascismo o anti-fascismo? Che differenza c’è?" si domanda: "La ‘a’ privativa o il prefisso ‘anti’ cambia qualcosa? L’Antifascismo è parte dei valori della Costituzione, un pezzo della nostra storia. Bisogna opporsi al meccanismo subdolo di far passare l’idea che l’antifascismo sia una questione di parte, non si è italiani se non si è antifascista". A Fucecchio "certamente farò anch’io un appello a questo fatto veramente sconcertante che ha tappato la bocca a Scurati. Non leggerò interamente il suo discorso ma una gran parte senz’altro verrà raccontata ai cittadini", spiega il sindaco Alessio Spinelli che definisce il 25 aprile come "la riconquistata Libertà e la Pace raggiunta, una manifestazione di gioia per un ritrovato senso di appartenenza ad una comunità democratica e solidale", ma sottolinea come quello di quest’anno "non potrà essere felice e sereno" a causa del sangue versato nelle guerre in corso.

G.M.