
Lago di Sammontana. Aumentata la portata. L’opera di restyling ha portato i primi frutti
Il luogo scelto non è casuale. Il convegno si è tenuto a due passi dal lago di Sammontana, invaso oggetto di un importante intervento infrastrutturale di sbassamento della diga e di adeguamento del rio a valle. Una delle azioni del Contratto di fiume della Pesa (siglato cinque anni fa) sulla strategia acqua. Un esempio virtuoso portato durante la giornata di studi su acqua e clima, prevenzione, monitoraggio, allertamento e risposta al rischio idraulico organizzata alla Villa di Salingrosso a Sammontana. Si è parlato di “Risorsa idrica nel contesto di emergenza climatica“ e proprio il fiume Pesa, in ginocchio in estate per carenza idrica, e minaccia nei periodi di piena per i centri abitati e le aree industriali, avrà oggi un alleato in più. L’intervento sul lago di Sammontana rappresenta una risposta. La giornata di studi è stata l’occasione per fare il punto su quanto fatto e i primi frutti, questa opera in attesa di collaudo funzionale, li ha già dati. Il 2 novembre, la sua funzione si è rivelata strategica. "L’invaso è diventato multifunzionale – ha spiegato Lorenzo Nesi, assessore all’Ambiente di Montelupo – Da una parte permette di stoccare acqua per periodi siccitosi, ed è anche una riserva per l’antincendio. Mitiga poi il rischio idraulico; l’ha già fatto a giugno e a novembre del 2023, controllando i flash flood, le piogge abbondanti che hanno messo in ginocchio anche queste zone".
L’invaso si riempie e sfoga l’acqua piano piano. Fatto il collaudo tecnico amministrativo, manca quello funzionale per il quale si dovranno aspettare le piogge. Questione di mesi ma i lavori sono finiti. Il progetto complessivo ha riguardato la diga e il Rio di Sammontana. L’invaso costruito da un privato negli anni Sessanta per esigenze agricole, è stato ceduto gratuitamente al Comune di Montelupo insieme al progetto di adeguamento per metterlo in sicurezza e strutturarlo in risposta agli effetti del cambiamento climatico. L’intervento ha riguardato l’abbassamento della diga da 19 a 14 metri per ricondurlo in competenza regionale, l’adeguamento dello scarico di fondo dell’invaso e la realizzazione di un innovativo sistema di sfioro atto a far defluire in modo controllato le acque nel rio di Sammontana in caso di piogge molto abbondanti. Il volume d’acqua contenibile è di 20mila metri cubi. Una quantità che consente di proteggere idraulicamente i terreni e l‘area industriale a valle.
Mutando la portata del lago è stato necessario modificare anche i ponti su via del Chiesino e su via Maremmana. Il Rio poi corre fra la zone industriali di Castelluccio e le Pratella, supera la FiPiLi e la ferrovia, riceve le acque del rio di Citerna e dei Bottini, gettandosi poi nel fosso di Cortenuova fino a immettersi in Arno. E’ stata strutturata una bocca tarata sul rio di Sammontana a valle della via Maremmana, facilitando l’allagamento controllato dei campi lato Empoli fino alla superstrada. Un’opera da 2 milioni di euro, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture aggiunti ai 500mila erogati dalla Regione. Che però non sono bastati, a causa del rincaro dell’energia e delle materie prime, per far fronte al progetto di fruizione degli spazi. L’idea è di riaprire il lago al pubblico, con un chiosco per la somministrazione da dare in concessione. Tornare a rendere vivo e frequentato un luogo che ha visto generazioni di montelupini ed empolesi ritrovarsi per le gite domenicali tra pic nic e relax.
Ylenia Cecchetti