Un’operazione ancora in corso, che ha tuttavia sin qui già consentito agli agenti di rinvenire ingenti quantità di sostanze stupefacenti nei pressi della stazione. Questo il bilancio attuale l’intervento coordinato di carabinieri, guardia di Finanza e polizia municipale con unità cinofile effettuato nelle scorse ore, preceduto da un’attività di monitoraggio della zona e di controlli partita nei giorni scorsi. "Fin dall’insediamento di questa amministrazione, abbiamo intavolato un rapporto proficuo con forze dell’ordine, prefettura e questura, che ha portato a maggiori controlli e interventi nelle zone più a rischio – ha commentato il sindaco Francesca Giannì in una nota diffusa ieri, ringraziando le forze dell’ordine – riteniamo che la tutela della sicurezza debba andare di pari passo con un’integrazione dei servizi sociali e di educazione alla legalità, che deve essere altresì accompagnata da una risposta forte da parte delle istituzioni".
Già da tempo la stazione era sottoposta all’attenzione degli inquirenti, anche a seguito delle segnalazioni di episodi di microcriminalità (spaccio di droga in primis) pervenute talvolta anche da utenti e residenti. Gli investigatori stanno tuttavia continuando ad indagare e l’indagine potrebbe far registrare a breve nuovi sviluppi. Nel frattempo, Giannì ha posto l’accento sull’importanza di un’azione coordinata coinvolgendo l’intero territorio dell’Unione, per contrastare il fenomeno in maniera più efficace. "Questa operazione si muove all’interno di una serie di interventi avviati la scorsa estate. E che proseguiranno anche in futuro, nella speranza che determinate sacche di illegalità possano scomparire anche in altre realtà dell’Empolese Valdelsa – ha concluso, lanciando un messaggio a prefettura e questura – dobbiamo pertanto uscire da logiche settoriali, approcciarci in maniera coordinata e di relazione tra tutte le varie città, per riaffermare che l’Empolese Valdelsa non può essere terra di illegalità. E su questo punto, in particolare, sono certa che troveremo una collaborazione forte da parte del prefetto e del questore" .