
La spesa con i prezzi bloccati. Caccia al bollino tra gli scaffali: "Riempire il carrello? Un lusso"
Un aiuto per rendere meno amara la spesa al supermercato. L’inflazione galoppa e il governo prova a correre ai ripari per dare una mano alle famiglie, sempre più strette nella morsa dei rincari. Un salasso che pesa molto anche nell’Empolese Valdelsa, dove riempire il carrello è diventato un lusso per tante famiglie in difficoltà. Adesso però, almeno fino alla fine di dicembre, i prezzi di alcuni generi di prima necessità, alimentari e non, rimarranno bloccati. Questi prodotti sono riconoscibili sugli scaffali grazie a un bollino ad hoc. La misura è trasversale e va incontro ai bisogni di tutte le famiglie, a prescindere dall’Isee, dall’età e dalla fruizione di altre misure di inclusione sociale o di sostegno alla povertà.
Alla Coop di Empoli in via Tosco Romagnola Sud c’è un misto di speranza e scetticismo tra chi trascina il carrello da uno scaffale all’altro. "Ho visto che ci sono molti bollini – dice Manuela Germanà – è una misura giusta adottata dal governo. Io mi sono trasferita da poco qui, e ho visto la differenza di prezzi tra il sud e il nord. Qua si spende abbastanza ma grazie a questa iniziativa c’è una possibilità di spendere meno". Impossibile non notare i bollini che spiccano tra gli scaffali e attirano l’attenzione dei consumatori. Il pensiero più comune? L’iniziativa non sia una goccia nell’oceano. "Se la trovo una misura giusta? Si, ma penso che dovrebbe avere una durata più lunga di tre mesi", taglia corto Valerio Zucchelli all’uscita dal supermercato. Da un reparto all’altro, è caccia aperta al bollino. Sono tanti quelli che buttano l’occhio alla ricerca del prezzo bloccato. Altri invece viaggiano spediti con il volantino delle promozioni nel carrello e vanno a colpo sicuro, cercando i prodotti a prezzo ribassato. E negli ultimi tempi sono in tanti a muoversi così: prima danno un occhio alle promozioni, poi scelgono di conseguenza i prodotti, scartando ad esempio la carne che è tra i prodotti più costosi.
Il tema del bollino comunque fa discutere. E tra gli scaffali talvolta affiorano dubbi e perplessità. "Ho paura che questa iniziativa possa servire a poco – confessa Marco Nicelli – Questi soldi potevano essere investiti in un altro modo. Come? Avrei optato per una misura più mirata a chi ha effettivamente altri problemi per fare la spesa, alle persone più bisognose. Non penso nemmeno che ci sia questa gran differenza di risparmio. Secondo me queste risorse andavano sfruttate meglio".
L’iniziativa può riguardare anche la spesa online, ma solo nel caso in cui il singolo esercente decida di esporre il bollino nel carrello della spesa sul proprio sito internet. Per il momento sono già più di 23mila i punti vendita in Italia che hanno aderito al ‘carrello tricolore’.
In base ai dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy le città con le maggiori adesioni sono state Roma (1.381), Torino (1.074) e Napoli (801). Ma anche in Toscana il provvedimento sta riscuotendo successo, e sono oltre 1.250 le attività che hanno aderito tra farmacie, mercerie, negozi di alimentari e supermercati. Nell’Empolese Valdelsa c’è almeno un’attività per ogni comune, o quasi: a Empoli, ad esempio, aderiscono ben nove farmacie, oltre alle Unicoop del territorio e alla Conad. Non esiste un elenco preciso dei prodotti coinvolti dall’iniziativa: ogni esercente può decidere liberamente a quali articoli applicare sconti o prezzi fissi per contrastare l’inflazione.
Niccolò Pistolesi