Empoli, 23 agosto 2024 – Nell’Empolese Valdelsa i casi di autismo e disabilità più seri non sono più trattenuti in alcuni centri diurni con il rapporto uno a uno tra operatore e soggetto. Si aspetta davvero il Campus di Terrafino, ma serviranno - spiegano le famiglie - almeno 3/4 anni per il varo; l’opzione ora è un contributo pubblico per assistenza domiciliare che in effetti non coprirebbe più delle due ore giornaliere di cui parlano le famiglie che si sono messe in contatto con La Nazione.
La situazione, in attesa della risposta delle autorità preposte che come appreso ieri sera si stanno attivando, è stata fatta presente appunto da una famiglia: "Perché i ragazzi con grave disabilità, che richiedono il rapporto uno a uno, non possono più frequentare i centri diurni essendo stata abolita l’assistenza di un operatore per un disabile grave? Per quale motivo, il disabile grave viene lasciato a casa con un’assistenza di due ore?". La conclusione: "Nei centri diurni esempio Cerbaiola, non è più consentito il rapporto un operatore-un disabile", ancora la famiglia. Rolando Terreni, dell’associazione di volontariato ’I ragazzi di Cerbaiola Odv’, ha confermato ieri la situazione: "In effetti è così. Ci sono nell’Empolese tanti progetti di associazioni che effettuano servizi, ma a oggi c’è questo contributo pubblico che però, costi alla mano, non può coprire più di quelle due ore di cui si parla. La soluzione è nel Campus di Terrafino che però richiederà qualche anno per la costruzione". Si è dunque in una fase di passaggio, ricordando doverosamente che qualche anno fa l’Empolese era, in questo settore, all’avanguardia, e che comunque - come ha rammentato Terreni - ci sono tante esperienze positive.
Ma a oggi la situazione, spiega Terreni, "è assai delicata". Il progetto del Campus è stato presentato ad aprile delle autorità locali anche sanitarie: riguarda un investimento da 12 milioni per la nascita di un’area di oltre 4mila mq per rispondere alle esigenze di ragazzi e adulti con spettro dell’autismo. Chiaro che l’attesa sia grande. L’obiettivo è far vivere ai ragazzi e agli adulti autistici diverse esperienze, sviluppare le loro abilità, renderli più autonomi e migliorare la loro qualità di vita. Si tratterà del primo Campus del genere in Italia. Il centro diurno potrà ospitare fino a 30 persone in due moduli distinti: uno per gli adolescenti e l’altro per gli adulti.
A.C.