Quest’anno San Candido, per i fucecchiesi, non sarà la solita festa patronale. Sarà un giorno particolare, anche difficile, se vogliamo. Monsignor Andrea Cristiani, parroco della Collegiata, lascerà l’incarico. "Ho raggiunto i limiti di età – dice –. Lascio questa parrocchia e questa comunità che mi ha dato tantissimo. Ma il mio impegno continuerà". E certamente continuerà anche con Fucecchio. Ma come? "Andrò a vivere a Staffoli, lì ci sono le mie origini, c’è la mia casa natale, quella dove mio padre Narciso, nell’officina di molte sue invenzioni, creò la prima auto elettrica. Continuerò a lavorare dedicandomi a Shalom, all’impegno per la pace, la fratellanza". Shalom è una realtà profondamente radicata non solo in tanti angoli del mondo poverissimi, ma anche qui, con tante attività e impegni importanti. Shalom è anche Fucecchio.
Classe 1950, monsignor Cristiani è stato ordinato sacerdote nel 1974 - 51 anni fa – ed ha svolto il suo ministero in diverse parrocchie, tra cui San Gervasio, Staffoli, Forcoli, San Miniato e Fucecchio dov’è arciprete della Collegiata. Ovunque la sua presenza è stata un ventata fresca di fede, coraggio, ascolto, vicinanza a tutti. E tanto lavoro. Monsignor Cristiani ha pregato e camminato per le strade impolverate più povere del globo, ha alzato la voce ogni volta che odio e armi hanno preso il posto del dialogo, si è rimboccato le mani con il suo esercito di pace per soccorrere ed accogliere. A Fucecchio, San Candido è il santo patrono e la sua festa si celebra il 3 ottobre, il giorno che il sacerdote, parroco e missionario, ha scelto per salutare questa comunità che per due decenni l’ha avuto come guida. Il cammino continua: "Con Shalom, per tutti".
Carlo Baroni