
Saranno gli insetti il cibo del futuro? La prima reazione a questa domanda sarà senz’altro di stupore misto a orrore ma, secondo quanto sostiene L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), questi piccoli invertebrati potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella soluzione dei problemi mondiali legati alla malnutrizione e all’eco-sostenibilità. Gli insetti, infatti, rappresentano un alimento alternativo ed estremamente vantaggioso dal punto di vista nutrizionale e dell’impatto ambientale.
In che modo? Insetti come formiche, coleotteri e cavallette possiedono valori nutrizionali di tutto rispetto, forniscono proteine di alta qualità paragonabili a quelle della carne e del pesce, presentano un elevato contenuto di acidi grassi, sali minerali e fibre e potrebbero risolvere le gravi carenze alimentari che il nostro pianeta dovrà affrontare in futuro con una popolazione da sfamare in progressivo aumento e risorse sempre più scarse. L’entomofagia, l’alimentazione a base di insetti, costituisce una preziosa fonte di proteine animali a basso impatto ambientale sostituendo gli allevamenti intensivi dai quali, secondo l’OMS, proviene circa il 20 per cento dei gas serra che inquinano la nostra atmosfera.
In tutti i paesi più industrializzati il consumo di carne risulta eccessivo, ci nutriamo di carne molto più di quanto lo richiederebbe un’alimentazione bilanciata; sembra che il record spetti agli Stati Uniti con circa 95 Kg all’anno per ogni abitante! Se consideriamo che per produrre 150 grammi di hamburger occorrono circa 2500 litri di acqua, è facile immaginare l’impatto che le nostre abitudini alimentari hanno sul benessere del pianeta.
Gli insetti sono da tempo utilizzati in larga scala per l’alimentazione di uccelli, pesci e animali domestici ma, quando si tratta di alimentazione umana, il loro consumo diventa tabù e si scontra in Europa e in Italia, dove la cucina è molto legata alle tradizioni, con un grosso pregiudizio culturale. Nel resto del mondo gli insetti sono usati come cibo in Messico, in alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia come la Cina e la Tailandia.
Forse in un prossimo futuro larve, formiche e locuste faranno la loro comparsa sulle nostre tavole ed entreranno a far parte della nostra dieta. Quale modo migliore di salvare l’ambiente se non con un bel piatto di pasta a base di farina di grillo?