REDAZIONE EMPOLI

Insegna sbiadita e cancello chiuso Il Baccio è ancora a caccia di futuro

MONTELUPO FIORENTINO

Era il 2019. Già prima del Covid il Comune di Montelupo Fiorentino aveva cercato di fare la sua parte: dare una spinta, a livello promozionale, all’Hotel Baccio. Sembrava ci fossero investitori interessati a riaprire l’attività ma la pandemia ha spazzato via ipotesi e possibilità. E così lo storico hotel, posto in un antico Molino di Pesa è ancora oggi in cerca di acquirenti. L’insegna sbiadita e il cancello chiuso.

Una struttura privata inattiva da anni, una ferita aperta: nonostante l’edificio non versi in stato di abbandono, la pronta riapertura auspicata dall’amministrazione comunale in passato, per incentivare gli arrivi turistici sul territorio, non si è ancora verificata. Ma resta attuale più che mai. Potrebbe essere questo il momento ideale per rinnovare l’appello ed augurarsi un pronto passaggio di proprietà, con un restyling dell’albergo che possa pienamente esprimere le potenzialità dell’antico Molino a servizio dell’economia locale.

L’hotel, infatti, le carte in regola per funzionare ce le avrebbe tutte. Con circa 30 camere, ha una posizione strategica, trovandosi a pochi metri dalla stazione ferroviaria leopoldina di Montelupo-Capraia: in 20 minuti si arriva in centro a Firenze e in meno di un’ora si raggiungono Siena, Pisa e Livorno.

Il Baccio è affacciato sul percorso della ciclopista dell’Arno ed è facile da raggiungere anche grazie alla Fi-Pi-Li. A due passi, c’è la Villa Medicea, destinata a diventare una delle sedi principali degli “Uffizi diffusi”. Una posizione logistica che si sposa perfettamente con le prospettive di valorizzazione del compendio mediceo dell’Ambrogiana. Ma per adesso, i turisti che scendono dalla stazione si fermano, guardano, e passano oltre.